Conspiracy: Intrighi nel Mondo di Abyss – Recensione
Avete quel che serve per portare dalla vostra parte i più influenti Nobili del Senato Oceanico? Preparatevi ai diabolici schemi di Conspiracy: Intrighi Nel Mondo di Abyss!
Bruno Chatala e Charles Chevallier ci riportano nelle subdole profondità esplorate nel già apprezzato Abyss in questo titolo da 2 a 4 giocatori. Avremo a che fare con un’intrigante meccanica di draft, collezione set e piazzamento carte in non più di 30 minuti a partita che scorrono via piacevolmente tesi.
Il gioco è in circolazione già dal 2019 mentre in Italia ce lo porta Playagame Edizioni a inizio di questo 2021.
Negli abissi oceanici, influenza e prestigio vengono spartiti attraverso intricati giochi di potere tra i nobili di 5 differenti razze riunite in gilde di un’unica Assemblea. La Camera del Senato più influente sarà quella a dominare.
CONSPIRACY – IL GIOCO IN BREVE
In Conspiracy ogni giocatore dovrà creare la propria Camera del Senato con le carte Nobile ottenute e posizionate davanti a sé secondo un preciso schema piramidale. Tale schema ci costringerà a fare scelte spesso sofferte in quanto l’ordine di posizionamento deve essere seguito rigidamente e non sempre potremo affiancare le carte che vorremo.
L’adiacenza di carte della stessa razza forma, infatti, una coalizione e, manco a dirlo, porta tanti punti vittoria a fine partita.
Il twist del gioco sta tutto sul come si ottengono le carte: potremo infatti decidere rivelare da 1 a 3 carte dal mazzo coperto ma potremo tenerne solo una scartando tutte le altre. In alternativa un giocatore può decidere di prendere tutte le carte di una stessa razza scartate fino a quel momento e portarle nella propria Camera (ho già detto che più carte della stessa razza adiacenti fanno tanti punti vittoria?).
Alcuni nobili, inoltre, vi forniranno la possibilità di controllare dei luoghi o di accumulare perle per tentare di diventare “Maestro delle Perle” e assicurarsi punti vittoria extra.
I punti influenza o vittoria, che dir si voglia, sono dati dalla coalizione più ampia della vostra camera, dal Nobile più influente di ciascuna razza, dai luoghi che controllate e se sarete o meno Maestri delle Perle.
IMPRESSIONI
Come anticipato, le partite a Conspiracy vanno via tese e in tempi più che ragionevoli. Accaparrarsi i nobili desiderati non sarà mai facile, vuoi per la casualità della pesca che ci costringerà ad un approccio più tattico che strategico, vuoi perché mettersi i bastoni fra le ruote per togliere i nobili utili agli avversari sarà normale amministrazione.
Ciononostante non ho mai avuto l’impressione di essere completamente in balia del caso. Starà a voi decidere quanto rischiare rivelando più carte dal mazzo coperto sapendo già che potrete tenerne solo una o se appropriarvi dagli scarti proprio dei nobili che il giocatore dopo di voi desidera ardentemente.
Conspiracy si gioca con malizia e la giusta dose di cattiveria tentando di imbastire la propria struttura di carte e costringendo gli avversari a disfare la coalizione che tentano di formare, sottraendo luoghi e perle.
Perfetto per 2 o 3 giocatori, in 4 il tutto diventa sensibilmente più caotico e difficile da controllare.
Il regolamento è di quelli che si imparano in uno schiocco di dita ma le icone dei poteri dei Nobili e dei luoghi vi costringeranno a consultare il manualetto diverse volte nelle prime partite.
Un titolo che fa esattamente quello che si propone: concentrare in poche decine di minuti un’esperienza di gioco tesa e ragionata, godibile da giocatori più e meno esperti, si spiega brevemente e regala un bel colpo d’occhio a partire dalla scatola in metallo sagomata e disponibile in uno dei 5 colori delle gilde, fino alle meravigliose illustrazioni delle carte.
Potete iniziare ad intraprendere la vostra carriera politica abissale rivolgendovi a Magic Merchant.
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