Geek.pizza

Cowabunga!

Under Falling Skies – Recensione

Under Falling Skies – Recensione

Ciao, siamo Jack e Jack, (sì!), questa volta ci allineiamo al gioco e facciamo in solitaria anche la recensione, affrontando una temibile invasione aliena con Under Falling Skies.

Edito da Czech Games edition, e portato in Italia da Cranio Creations, Under Falling Skies è un titolo della durata di 30 minuti , per 1 giocatore, con un’età consigliata di almeno 12 anni.

In Under Falling Skies saremo la mente che organizzerà la resistenza contro questo temibile attacco alieno. Grazie ad un piazzamento dadi, andremo a decidere dove focalizzare le nostre risorse ed energie, in modo da poter salvare il pianeta, ancora una volta…
Una partita avrà una durata molto breve, intorno ai 30 minuti, che saranno però contraddistinti da decisioni tutt’altro che facili da prendere, come provare a distruggere le navicelle, accumulare energia o scavare nel sottosuolo per poter costruire nuove stanze e tecnologie che ci permettano di respingere la minaccia.

Avremo un numero di turni variabili, entro i quali dovremo raggiungere l’ultimo spazio ricerca, senza però subire troppi danni o permettere alla Nave Madre di avvicinarsi pericolosamente al nostro amato pianeta. In ognuno di questi turni lanceremo i nostri dadi per poi piazzarli dove li riterremo più efficienti o dove possano farci subire meno danni possibili. Gli alieni effettueranno le loro mosse, mobilitando le piccole (ma cattive!) navicelle spaziali, dopodiché, attivando le varie stanze nell’ordine che preferiremo, andremo a fronteggiarli per poi veder scendere, inesorabilmente, la spietata Nave Madre.

Questo titolo riesce a portare i nostalgici degli anni 80 in quelle magiche atmosfere che si creavano davanti ad un monitor più grande di noi. Cavalcando l’onda del mitico “Space Invaders”, (titolo fine anni 80 della consolle Atari), Under Falling Skies toglie il controller dalle nostre mani e ci mette a disposizione dei dadi da piazzare sulla nostra base, offrendoci molte più possibilità di un semplice, anche se pur sempre efficace, missile da sparare verso il cielo. La situazione di trovarsi sotto attacco si riesce ad avvertire non appena si muovono le prime navicelle, man mano poi, che andremo avanti, sentiremo sempre più la pressione della minaccia e cercheremo di trovare, o sperare di farlo, la giusta combinazione che possa fermarla.

Oltre ad un’ottima ambientazione, troveremo anche dei buoni materiali. A parte i dadi che sono abbastanza semplici, il resto è di ottimo livello. Le fustelle sono molto spesse e le navicelle sono veramente ben fatte, riescono a pungere e fare male pure nella realtà! Oltre al gioco base, troveremo anche la modalità campagna, che aggiunge oggetti interessanti e tutti gli scenari sono sempre accompagnati da un “mini-fumetto”, che cercherà di riassumere brevemente la situazione che potrà svilupparsi.

Inizialmente avevo paura che il gioco potesse stufare presto, vista la sua semplicità, ma è bastato modificare leggermente la difficoltà, rendendo molto più complicata la vittoria, per riaccendere il mio vecchio entusiasmo giovanile, di quando buttavo una monetina dietro l’altra per superare il livello.
Oltre ai diversi gradi di difficoltà, avremo la possibilità di scegliere nuove città da difendere, ognuna con le proprie abilità, e potremo aggiungere dei robot che ci assisteranno nella difesa del pianeta.

Come già accennato, nello sviluppo della modalità campagna, si andranno ad aggiungere nuovi eroi e città diverse in base alle situazioni descritte. Una volta finiti i vari scenari, potremo scegliere liberamente di mischiarli come più ci piace, per creare delle nuove storie inedite. Tutto questo rende la sua rigiocabilità praticamente infinita, senza il bisogno, però, di spendere tutta la paghetta in gettoni per il cabinato.

Under Falling Skies: stanza attivata!

Come avrete intuito, (forse complice la vecchia, cara nostalgia), Under Falling Skies mi è piaciuto veramente tanto, anche non essendo un vero e proprio amante dei giochi in solitario.
Ogni volta che riuscivo a trovare un po’ di tempo libero, mi fiondavo subito ad intavolare un nuovo scenario, curioso di come sarebbe andata a finire, a volte esultando come uno scemo per una vittoria all’ultima mossa.
Ora, se volete scusarmi, il mondo ha nuovamente bisogno di me…

Ultima, ma non meno importante, una piccola menzione ai premi che questo titolo è già riuscito a portarsi a casa:
– 2020 Meeple’s Choice – Best solo Mode
– 1 Player Guild Gaming Awards: Best Solitaire Game of 2020
– 2020 Golden Geek Best Solo Board Game Winner
– 2020 – Diamond Climber Board Game Award Winners – Best Solo Game
– 2020 Seal of approval by The Dice Tower

Quasi dimenticavo, se anche voi vi sentite pronti per difendere il pianeta, potete inserire una monetina su MagicMerchant.it .

Jack Dryke

Jack Dryke, sul pianeta Terra viene comunemente chiamato Giacomo. Membro del LudoCoconutClub, dove si fregia del colore blu rubato con occhioni dolci alla sua ragazza Giulia (Meeple giallo). Amante dei Giochi da Tavolo, Video Games, Cinema.

Ultimi articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *