The Green Player presenta WORLD OF WARCRAFT: Wrath of the Lich King (a PANDEMIC game)
Arriva sui tavoli da gioco un crossover tra Pandemic e World of Warcraft. La crasi di due franchising dai grandi numeri. Approfondiamo la storia di Warcraft e la vicenda del Corrupted Blood, fonte di ispirazione del gioco.
Il mondo del gioco da tavolo cresce. I numeri in espansione portano anche nuove possibilità, come quelle che sta cogliendo Asmodee, rinnovando alleanze con un enorme colosso del videogame quale Blizzard Entertainment.
Dopo Small World of Warcraft (un retheme di Small World in salsa Blizzard, operazione commerciale importante, di cui mi ero già occupato QUI), arriva World of Warcraft: Wrath of the Lich King, un gioco basato sul sistema di gioco di Pandemic.
Non è la prima volta che Pandemic riceve un trattamento simile. Sono diverse le versioni alternative di quello che attualmente è uno dei giochi collaborativi più celebri del panorama ludico: basti pensare a Pandemic: La Caduta di Roma, realizzato a 4 mani da Leacock stesso (autore del gioco originale) e il connazionale Paolo Mori, o alla versione lovecraftiana, Pandemic: Il Regno di Cthulhu.
La pandemia in World of Warcraft
Corre l’anno 2005. Blizzard lancia un nuovo raid, Zul’Gurub, al termine del quale i giocatori avrebbero affrontato Hakkar, lo Scortica Anime. Il boss all’epoca era in possesso dell’abilità di lanciare un depotenziamento sui giocatori chiamato Corrupted Blood (sangue infetto), che causava una “emorragia”, ovvero una lenta perdita di punti vita, che conduceva lentamente alla morte. Inoltre, questa “malattia”, contagiava tutti i personaggi adiacenti.
Meccaniche come queste, in un gioco come World of Warcraft, sono ricorrenti e hanno un vincolo: al termine del raid, l’effetto termina. L’anomalia in questo caso fu scatenata da due fattori.
Il primo, ovvero che i famigli subivano anch’essi l’effetto della malattia e avevano capacità di ritrasmetterlo a loro volta ai giocatori.
Il secondo, ovvero che se i famigli venivano congedati prima della fine del raid, una volta rievocati all’esterno risultavano ancora contagiati.
Risultato? Il virus era fuori dal perimetro del raid e contagiò interamente Azeroth.
Considerando che il virus era tarato per livelli di gioco elevatissimi e che contagiava anche gli NPC (come se non bastasse…), il gioco da lì a breve divenne praticamente ingiocabile.
Una vera e propria pandemia, inizialmente sottovalutata sia dai giocatori, che da Blizzard stessa, che indusse a diversi comportamenti in gioco. Qualche giocatore scelse il “non gioco” per evitare effetti negativi (un lockdown se vogliamo?). Altri si rifugiarono in zone di Azeroth poco popolate. Alcuni giocatori di alto livello invece cercarono di dare supporto ai malati sparsi per il globo tramite incantesimi di cura. Infine, ci furono anche quelli che contribuirono volontariamente alla diffusione del virus.
Gli studi sul caso Corrupted Blood
Il caso fu così eclatante, che alcuni epidemiologi sfruttarono la questione per farci degli studi e pubblicare articoli scientifici, perché nel caso Corrupted Blood riscontrarono similitudini con i contagi da SARS. Il CDC addirittura contattò Blizzard cercando di reperire dati in merito alla questione per analisi successive.
Poi ovviamente nel 2020, con il COVID, la storia è tornata alla ribalta…
E Blizzard cosa fece?
Il bello del mondo dei videogiochi è che, ovviamente, tutto si risolve con una bella patch e tutti felici.
Allo stesso tempo, si generò così tanto hype che nel 2008, con il lancio della seconda espansione Wrath of the Lich King, Blizzard lanciò un evento chiamato “Great Zombie Plague of ’08”. Questa volta essendo programmato, il virus era qualcosa di gestibile e divertente da affrontare. Una piaga, che trasformava i giocatori in zombie appunto, al seguito del Lich King. Da quest’ultimo, prende spunto proprio il nuovo titolo di Asmodee.
In conclusione
Le vicende di Warcraft hanno un appeal incredibile. Io stesso ne sono vittima. Sfruttare un brand così importante da un lustro incredibile al mondo del gioco da tavolo. Sono curioso di vedere il risultato sul tavolo. Ad ora Asmodee non ha rilasciato date ufficiali, ma sappiamo che la release è prevista per l’anno corrente.
Attendiamo trepidanti l’assalto ad Icecrown.
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