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Anteprima – Distilled su Kickstarter, 5 giorni alla fine della campagna.

La campagna Kickstarter di Distilled giunge al suo rush finale, andiamo a vedere i dettagli di questo interessante progetto della giovane Paverson Games firmato Dave Beck.

Da 1 a 5 giocatori (il quinto giocatore è stato sbloccato nel corso della campagna), erediteranno da un lontano parente una distilleria rimasta a lungo inattiva. L’obiettivo sarà riportarla agli antichi fasti producendo pregiate ricette di diversi liquori.

Il gioco è uno strategico di peso medio, card driven, con una leggera componente di push your luck. Le meccaniche cercano di legarsi quanto più possibile all’ambientazione di cui il titolo è vestito e devo dire che, sotto certi aspetti, lo sforzo fatto risulta pregevole.

Piccola premessa: non ho avuto modo di provare il titolo su Tabletop Simulator o Tabletopia dove è attualmente disponibile, quindi le mie impressioni si basano sullo studio del regolamento e di quanto esposto nella pagina del progetto su Kickstarter da cui potrete scaricare il regolamento stesso e anche una versione print-n-play.

Immagine da BGG

Il gioco in breve

Dentro alla scatola di Distilled a farla da padrone sono ovviamente le carte (tante) raffiguranti ingredienti necessari alle nostre ricette, aromi che queste guadagneranno al loro invecchiamento, carte alcool, oggetti utili per la distillazione, upgrade per la nostra distilleria e carte identità che daranno ad ogni giocatore un’abilità diversa donando una lieve asimmetria al gioco. A seguire, troviamo le plance giocatore, mercato, punti e i vari token.

Ogni turno è composto da quattro fasi:

  1. Mercato – Si acquistano carte da un doppio mercato centrale: uno base con degli ingredienti stabili e uno avanzato le cui carte vengono sostituite man mano che i giocatori se ne appropriano. In alternativa, si possono prendere anche cubi con cui sbloccheremo nuove ricette
  2. Distillazione – Si prendono le carte ingredienti ottenute dal mercato (avremo modo di agire e migliorare ulteriormente questa selezione) e si mischia il tutto scartando la prima e l’ultima carta del mazzetto ottenuto. Le carte rimaste sono il risultato della nostra distillazione, se questo coincide con una delle ricette che abbiamo appreso significa che avremo prodotto quel liquore. Se possiamo / vogliamo, piazziamo il tutto sotto a una carta barile per iniziarne l’invecchiamento.
  3. Vendita – decidiamo se vendere il distillato appena prodotto e ogni altro invecchiato fino a quel momento ottenendo soldi e punti vittoria in base a tutti gli elementi che compongono quella ricetta (ingredienti, aromi, etichetta del distillato).
  4. Invecchiamento –  senza guardarla, si prende la prima carta del mazzo aromi e la si aggiunge sul fondo del mazzetto della nostra ricetta. Quel liquore ha guadagnato un aroma durante il suo invecchiamento ad aumentarne il pregio.

Il gioco prosegue con questo flusso fino al settimo round dopo il quale sarà decretato il vincitore.

Distilled Personaggi Art

Impressioni

Come detto, non ho avuto modo di fare una prova pratica di questo Distilled ma sulla carta il gioco si presenta solido, non complesso e con la premessa di regalare tante soddisfazioni man mano che vedremo la nostra plancia-distilleria riempirsi di vari mazzetti-liquori con le loro belle etichette.

Ad intrigarmi particolarmente è la meccanica di distillazione (che dovrebbe essere anche il vero e proprio twist a dare particolarità al gioco) che credo riesca a rendere un po’ l’idea di quello che un processo di distillazione comporta: la creazione di una ricetta preparata e raffinata durante la sua preparazione, e la perdita di qualcosa lungo il processo che potrebbe essere ininfluente ai fini di ciò che vogliamo creare così come potrebbe portarci a qualcosa di nuovo purché sappiamo cosa stiamo facendo (leggasi “conoscere le dovute ricette”).

In termini di esperienza ludica ci viene richiesto di costruire la nostra strategia migliorando a dovere la nostra distilleria, ottimizzando le abilità della nostra carta identità e avere un parco ricette ampio a sufficienza da poter sfruttare quanto più possibile l’esito delle nostre distillazioni. Il tutto senza perdere lo scopo del gioco che è quello di creare distillati turno dopo turno, venderli e tirare acqua (acqua!?) al nostro mulino di punti vittoria.

Per gli amanti dei giochi strategici di carte, un titolo che mi sento di consigliare quantomeno per una sbirciatina.

La campagna di Distilled si sta concludendo con eccellenti numeri vedendo quasi 320.000 Euro raccolti, mentre scrivo questo articolo, a fronte dei 15.000 richiesti. Più di 5.000 sostenitori e mancano ancora diversi giorni al termine. Non male per un editore indipendente che si affaccia per la prima volta sul mondo dei giochi da tavolo.

Tutto perfetto? Quasi: il prezzo per il gioco base, incluse le spese di spedizione, è di poco sotto i 70 Euro. Per la versione con componenti deluxe (incluso bicchiere da shottino!) corredata da espansione dovremo aggiungere circa altri 25 euro, insomma stiamo parlando di cifre importanti.

Che ne pensate? Finanzierete questo progetto per diventare provetti distillatori? Non vi resta che visitare la pagina della campagna Kickstarter per farvi la vostra idea a riguardo e decidere.

Per un distillato di giochi da tavolo, vi consigliamo MagicMerchant.it