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Dal diario di un viaggiatore anonimo: DOG PARK

Anche una tranquilla passeggiata nel parco può essere competitiva.

“Nella notte dei tempi il creatore decise di donare all’uomo un compagno, una guardia, un amico. Egli creò il cane.”


Carta di identità

Dog Park - Carta identità

Primo impatto: grafica e componenti

Dog Park - Scatola

Difficile trovare scatole così ben organizzate, dove tutto si incastra alla perfezione. Più di 160 carte raffiguranti altrettante razze canine, due box a forma di osso dove alloggiare comodamente le risorse in legno e i segnalini in cartone che andranno posizionati sull’ampia plancia di gioco. Se aggiungiamo all’elenco le plancette personali, 8 meeple in legno sagomati e serigrafati, le rondelle guinzaglio e le altre carte utili durante il setup della partita, otteniamo una produzione sontuosa dall’impatto grafico e tattile davvero appagante!

Tutto il comparto materico è così ben curato da risultare quasi eccessivo per un gioco di questa profondità, causando inevitabilmente un prezzo di listino leggermente superiore rispetto ai suoi diretti competitor. Ma se è vero che l’occhio vuole la sua parte, qui avrà di che sfamarsi!

E’ tutto oro qual che luccica? Quasi… Tralasciando il dato soggettivo delle illustrazioni che non soddisfano a pieno il mio gusto personale, è doveroso segnalare una mancanza di corrispondenza cromatica tra i vari componenti di ogni singolo giocatore. Questa “sbavatura” non inficia minimamente lo svolgimento del gioco ma può risultare fastidiosa.


“Ogni tanto mi soffermo a pensare alle razze canine. Quanta varietà in questi splendidi animali riconducibili tutti ad un’unica specie!”


L’utile e il dilettevole: meccanica e tema

Ogni partita suddivisa in 4 round ci trasformerà in ambiziosi dog walker che si prodigano nella cura dei cani ad essi affidati al fine di ottenere un maggior prestigio rispetto ai diretti concorrenti. Ogni round è diviso i 4 fasi: Reclutamento, Selezione, Passeggiata e Ritorno a casa.

Durante il Reclutamento otterremo due nuovi cani da accudire, tramite un sistema di asta coperta che ci porterà a scommettere i nostri punti prestigio, ovvero gli stessi punti utili a raggiungere la vittoria.

Nella fase Selezione, ogni giocatore selezionerà un massimo di 3 cani (pagandone il dovuto costo in risorse) da portare a passeggio nel parco.

Nella fase Passeggiata andremo in giro per il parco ottenendo risorse, punti prestigio e azioni speciali.

Al rientro dalla passeggiata, nella fase Ritorno a casa, controlleremo la felicità dei nostri amici a quattro zampe e otterremo o perderemo punti a seconda di quanti cani abbiamo portato a passeggio e di quanti invece hanno ancora bisogno di camminare.

Ogni razza canina ha le sue caratteristiche (non sono uniche, molte si ripetono). Alcune daranno punti a fine partita se riusciremo a soddisfare determinate condizioni, altre attiveranno azioni speciali in determinate fasi della partita. Ogni carta presenta una piccola curiosità del cane in questione, più o meno riconducibile al tipo di abilità scelta per quella razza specifica.


“Ed ogni viaggio fu più ricco e colorato, da quando il mio compagno a quattro zampe iniziò a camminare al mio fianco sul lungo sentiero.”


Conclusioni: pro e contro

Dog Park - Cani

La partita si svolge in modo lineare e spesso durante le prime esperienze ci si trova alla fine con molti conti in sospeso. Il gioco è dedicato ad un pubblico family, ma può risultare piacevole anche per giocatori più esperti, magari amanti del migliore amico dell’uomo. Le regole semplici e il limitato numero di azioni disponibili può trarre in inganno e far sembrare il gioco meno stimolante di quanto sia in realtà.

Il setup regala una buona variabilità al gioco, soprattutto per quanto riguarda la scelta delle razze che, in base alla posizione della loro classe di appartenenza sul tabellone di gioco (pastore, toy, etc…), regaleranno più o meno punti alla fine della partita. 

Un gioco promosso che può essere migliorato, magari aumentando la varietà delle azioni delle singole razze. A tal proposito è doveroso sottolineare l’esistenza di due mini espansioni da circa 30 carte ciascuna, all’interno delle quali ci sono altrettante razze canine con nuove tipologie di abilità individuali.  La scelta di vendere a parte queste 60 carte risulta davvero poco elegante. Il gioco base ne risente, non tanto per il numero di razze che sono più che sufficienti, quanto per le azioni sopracitate. In aggiunta, una delle due espansioni (Famous Dog) contiene molte razze note che i giocatori non troveranno nella scatola base. Questa nota dolente suona ancora più triste se consideriamo il fatto che queste due espansioni sono state tradotte in quasi tutte le lingue europee a parte l’italiano (al momento l’editore nostrano non ha in previsione questa localizzazione).