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THIS WAR OF MINE: più che un gioco un’esperienza

Oggi mi sono allontanata un bel po’ dalle mie preferenze abituali in tema di ambientazione ed estetica dei board games, per giocare ad un gioco decisamente cupo e angosciante, che però mi ha offerto un’esperienza di gioco davvero emozionante: This War of Mine, edito da Pendragon Game Studio, giunto ormai alla sua quarta ristampa.

Come ho scritto sopra, nei giochi da tavolo sono più attratta da un certo tipo di immagini e ambientazioni e faccio fatica  a discostarmene. Sono una che adora i temi della natura, gli animaletti, le ambientazioni fiabesche; pensate ad Everdell, Meadow, Maple Valley, Creature Comforts, Flamecraft e avrete identificato i miei gusti.

Mi piacciono molto anche i giochi di Shem Philips, con le loro illustrazioni un po’ fumettose. Mi piace “svolazzare” da un gioco all’altro, ma generalmente nell’ambito dei giochi allegri e colorati, di media difficoltà, che possano regalarmi un paio d’ore spensierate. Non sono mai stata particolarmente attratta dai giochi che abbiano a che vedere con la guerra, le battaglie (non importa se epiche, fantasy, o realistiche), la politica, né dalle tematiche troppo “serie”.

Potreste chiedermi, quindi, come sia finita a giocare This War Of Mine…

Il fatto è che cercavamo un nuovo cooperativo da giocare con mio marito, con cui condivido la passione per i giochi da tavolo ma molto meno i gusti in materia, e ci è capitato per le mani questo. Quando lui mi ha proposto questo titolo, onestamente, la mia prima reazione è stata un rifiuto categorico. Avevo dato un’occhiata sommaria ai materiali, alle illustrazioni, avevo guardato qualche video che ne raccontava l’ambientazione e avevo concluso che non facesse proprio per me. Alla fine, però, mi sono lasciata convincere a prenderlo (ogni tanto devo pur accontentarlo!) e devo ammettere di esserne rimasta sorpresa.

Informazioni sul gioco

Autori: Michał Oracz, Jakub Wiśniewski | Artisti: Piotr Gacek, Maszrum, Paweł Niziołek, Michał Oracz | Giocatori: 1-6 | Durata: 45-120 | Età: 18+ | Editori: Awaken Realms, 11 bit studios, Albi, Ares Games, Asmodee, CrowD Games, Edge Entertainment, Galakta, Galápagos Jogos, HeidelBÄR Games, MYBG Co., Ltd., Pendragon Game Studio, Summon Games

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UNA STORIA CHE DEVE ESSERE RACCONTATA

Il sole sta per tramontare e con esso si riduce la minaccia di essere colpiti da un cecchino, questo se sarete abbastanza imprudenti o disperati da cacciare il vostro naso fuori dal rifugio. Ma la notte non porta conforto. Qualunque piccola scorta che siamo riusciti a recuperare, ora è a rischio a causa di saccheggiatori o altra feccia peggiore… Il nostro gruppo è piccolo, ma siamo in grado di gestirlo. In questo momento, il più forte tra noi si sta preparando a sgusciare fuori, riparato dall’oscurità, per cercare del cibo e qualsiasi altra cosa di valore. Gli altri cercheranno di recuperare un po’ di sonno e di prepararsi a un altro giorno di guerra… Un altro giorno di lotta per la sopravvivenza.

Benvenuti a Pogoren, una città assediata dove un gruppo di civili tenterà di sopravvivere agli orrori di una guerra infinita. Farete scelte difficili, affronterete sfide faticose e costruirete una storia indimenticabile e profonda ogni volta che condividerete questa esperienza unica con i vostri amici. Non ci sono punti, né vincitori né vinti, solo coloro che sopravviveranno fino al cessate il fuoco. La via per la sopravvivenza è ardua così come essere bloccati nel bel mezzo di un conflitto, quando, i principi etici e morali perdono qualunque significato. Organizza il tuo rifugio, costruisci gli attrezzi necessari alla tua sopravvivenza e alla tua difesa, esplora ciò che rimane della città, rischiando la tua vita per recuperare qualche risorsa per sopravvivere un giorno in più.

Panoramica del gioco

Il gioco è ambientato in un mondo stravolto dalla guerra, in cui un gruppo di civili ha trovato riparo in un edificio parzialmente diroccato e cerca di mettere insieme quanto necessario per sopravvivere fino al cessate il fuoco. Una partita si svolge in tre capitoli, ciascuno dei quali si divide in un numero di giornate scandite dagli eventi del capitolo (è possibile, tuttavia, “salvare” la partita per continuarla in un altro momento).  

I giocatori controllano, tutti insieme, un gruppo di tre personaggi che possono aumentare o diminuire di numero, nel corso della partita, a causa di nuovi incontri o della dipartita di qualcuno di loro, e che devono svolgere azioni durante il giorno e la notte tentando, in definitiva, di sopravvivere.

La giornata inizia con un evento pescato dal mazzo che detta le condizioni o i pericoli che i personaggi dovranno affrontare durante la giornata.

Dopo l’evento, si svolge la fase “mattino”, durante la quale i personaggi possono svolgere un numero variabile di azioni (migliorare le difese, riposare, rimuovere macerie, costruire attrezzi), che si riduce se sono afflitti da stati negativi come malattia, fame, tristezza, fatica. Il che, a pensarci, è molto tematico perché un soggetto affamato o ferito non avrebbe energie paragonabili ad una persona più sana.

Poi viene la fase “crepuscolo” in cui i sopravvissuti devono mangiare e bere, altrimenti si ammaleranno e si indeboliranno progressivamente, fino a morire.

La fase successiva è la “sera”, durante la quale i personaggi dovranno scegliere se riposare, restare di guardia per difendere il rifugio, o uscire in perlustrazione per procurarsi cibo, acqua e oggetti utili per la sopravvivenza. La perlustrazione si svolge tramite un mazzo di carte, che governano i possibili ritrovamenti, ma anche gli imprevisti e le difficoltà che i personaggi dovranno affrontare. Occorrerà essere silenziosi e agili, per cercare di portare a casa il materiale rinvenuto senza attirare l’attenzione dei “residenti”, che potrebbero costringerci ad un combattimento dal quale potremmo facilmente uscire sconfitti.

Ogni personaggio ha una (di solito molto limitata) capacità di carico quindi, anche dopo aver ritrovato materiali ed oggetti interessanti, saremo costretti a fare delle scelte in base alle nostre priorità, perdendo tutto ciò che i personaggi non saranno in grado di portare fino al rifugio.

Durante la perlustrazione, il nostro rifugio subirà un raid notturno che i personaggi di guardia tenteranno di arginare o arrestare e per effetto del quale potremmo perdere le nostre preziose scorte di cibo, acqua, medicinali, oltre al fatto che i personaggi di guardia potrebbero restare feriti o addirittura morire. Anche qui si sente tantissimo il tema della lotta per la sopravvivenza.

Infine, si svolge la fase “alba”, durante la quale gli esploratori torneranno a casa e si girerà una carta fato che determinerà quali esigenze i nostri personaggi dovranno soddisfare per non subire altri danni (fumare una sigaretta, leggere un libro, prendere delle medicine, bendare le ferite…).

Il libro delle storie

Gli eventi e le situazioni affrontate dai personaggi sono descritti nel libro delle storie, che contiene circa duemila paragrafi narrativi pensati per far immedesimare ancora di più i giocatori nell’atmosfera di gioco. I paragrafi ci porranno di fronte a molteplici situazioni diverse, obbligandoci a prendere delle decisioni sofferte e spesso moralmente pesanti. L’elevatissimo numero di paragrafi consente di giocare anche più partite senza correre il rischio di incontrare situazioni già viste, anche perché il paragrafo che leggeremo sarà determinato dalle nostre scelte che possono variare anche in relazione al nostro umore, alle decisioni del gruppo di giocatori o alle condizioni dei personaggi in gioco. Il sistema dei paragrafi narrativi ricorda i giochi di Ryan Laukat, ma qui la storia risulta molto più coinvolgente.

Le mie impressioni.

Come accennavo prima, seppur lontanissimo dalle mie preferenze, questo gioco mi ha molto colpito. La sua forza non sta nelle meccaniche ma nell’ambientazione e nell’atmosfera.

Si tratta di un gioco che richiede capacità e desiderio di immedesimarsi nella situazione e può regalare davvero forti emozioni. Durante ogni sessione di gioco, si ha veramente la sensazione di dover lottare per la sopravvivenza in un mondo in cui il pericolo si cela dietro ogni angolo e la tragedia incombe.

E’ un gioco che divide tantissimo la critica: c’è chi lo ha apprezzato molto e chi lo ha odiato per la sua fortissima componente di casualità. Per me la casualità, determinata dalle carte, dai dadi e dagli eventi, risulta estremamente tematica e contribuisce a quella sensazione di catastrofe incombente che il gioco mira ad offrire.  Ci si sente davvero in balìa degli eventi e si ha costantemente la sensazione che tutto possa andare a rotoli da un momento all’altro, vanificando gli sforzi fatti fino a quel momento.

L’unico gioco che, seppur diversissimo, mi ha saputo regalare un senso simile di precarietà e ansia, ma allo stesso tempo di voglia di andare avanti per vedere se riuscivo a sopravvivere, è stato Pandemic Legacy.

Certo, magari dalla mia descrizione il gioco non sembra particolarmente attraente, eppure posso dire che regala un’esperienza fuori dal comune. Se avete il gruppo giusto e siete disposti ad affrontare un po’ di dramma, io ve lo consiglio. D’altro canto se questo titolo è giunto alla sua quarta ristampa un motivo ci sarà…

Adesso, però, scusate, ma dopo aver concluso questa intensa campagna, sento la necessità di farmi una partita a Maple Valley e dedicarmi a portare gioia nel villaggio (:D)!!!

Se il gioco vi ha incuriosito, potete cercarlo su MagicMerchant.it.