Lo spacciagiochi – Brain Freeze
Siete pronti a congelarvi la materia grigia? Con Brain Freeze, Clementoni ci propone frenetiche partite dove bisognerà spremere le meningi.
Vi avevo parlato di Brain Freeze, i giochi in arbanella, tempo fa, in occasione di Play 2023, ora che li ho provati tutti (si tratta di una trilogia), eccomi a scriverne in maniera più approfondita.
Per prima cosa mettiamo in chiaro che non si tratta dei due Brain Freeze che trovate su BoardGameGeek.com, questo è un gioco del 2022 edito da Clementoni.
Né sulla scatola, né nel regolamento ho trovato il nome di chi ha creato e di chi ha illustrato il gioco (strano, Clementoni aveva iniziato a scriverlo), le uniche indicazioni riguardano l’età consigliata (8-99) e il numero di persone al tavolo: 1-4 (Sì, è anche un solitario).
Come potete vedere, la scatola è alta come un’arbanella da farina.
La trilogia
Brain Freeze è un gioco che si declina in tre scatole diverse, non cambia solo il colore del cartoncino, ma anche il tipo di sfida che presentano, a partire dalla scatola 1 (azzurra) fino alla 3 (viola), passando per la 2 (verde) sfrutteremo 16 cubi e un mazzetto di carte quadrate. Non pensate a dei dadi da gioco, si tratta di cubi di dimensioni generose (circa 3cm di lato, a occhio), potrete manipolarli con facilità, senza che vi sfuggano tra le dita.
Tratti comuni
Il concetto su cui si incardina Brain Freeze è la manipolazione dei cubi al fine di ottenere una composizione che rispecchia le richieste della carta attiva.
Il gioco è in tempo reale: chi, al tavolo, riesce a risolvere la carta attiva deve esclamare “Freeze!”, il round si conclude e chi l’ha risolta prende la carta e la conserva fino a fine partita.
Le carte sono di tre difficoltà e valgono un numero di punti pari ad essa (risolvere una carta di livello 2 vi darà 2 punti a fine partita).
Preparazione
I 16 cubi hanno, nell’angolo, un pallino colorato. Consegnate a ogni persona i quattro cubi con il pallino di un determinato colore, in modo che i set siano omogenei.
Al centro del tavolo create una pila di 12 carte coperte: sul fondo quattro di livello 3, quindi quattro di livello 2 e infine quattro di livello 1.
Si parte! Girate la prima carta, rivelandola.
Brain Freeze 1: gemme
La carta ritrae una gemma composta da quattro frammenti, dovrete “semplicemente” ricostruire l’immagine usando i cubi. Attenzione: alcune forme sono ripetute sulle facce dei cubi, ma solo alcune. Vi capiterà di avere tre forme su quattro corrette e non trovare quella giusta sul quarto cubo, il motivo è che avreste dovuto usare diversamente uno dei cubi che mostrano già un frammento corretto, dovrete quindi cercare freneticamente di capire come riorganizzare i cubi.
Ah, avete notato che il frammento rosa è molto simile a quello verde e quello giallo ma non identico? Dopo 3-4 round non li confonderete più, non temete.
Nota: non sono sicuro al 100% che una persona con problemi a visualizzare i colori possa giocare tranquillamente a Brain Freeze 1, ma i colori sono molto diversi tra loro.
Parere: il più immediato, mi è piaciuto parecchio perché sembra difficile, ma si rivela invece molto accessibile.
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Brain Freeze 2: fiori
La carta ritrae alcune tipologie di fiori e un certo numero di cubi (nella parte inferiore). Dovrete trovare il modo per creare un percorso che unisca tutti questi fiori usando il numero di cubi richiesto.
Come vedete dalla foto, i cubi possono formare forme diverse dal quadrato richiesto in Brain Freeze 1, inoltre a volte vengono richiesti più cubi di quelli necessari a mostrare i fiori richiesti, dovrete quindi usare le facce senza fiori, quelle che ritraggono solo un pezzo di percorso, per soddisfare la richiesta della carta.
Qui le forme sono nettamente diverse, di certo non c’è alcun problema anche se non doveste riconoscere alla perfezione i colori.
Parere: anche questo mi è piaciuto molto, anche se viene indicato come livello due di difficoltà, i pareri al tavolo sono stati a volte discordanti, secondo alcune persone i fiori battono le gemme come immediatezza, grazie alle forme più riconoscibili.
Brain Freeze 3: frutta
E veniamo all’ultimo dei tre capitoli, quello più impegnativo. Anche in questo caso la carta indica un numero preciso di cubi da utilizzare, ma la richiesta stavolta è di un numero preciso di varie tipologie di frutti.
Anche qui sembra di poter trovare la soluzione risolvendo in maniera parziale la carta (es: ok, ho due fragole, adesso cerco le 4 pere), ma questa tecnica è utile solo parzialmente. Consiglio di tenere a mente il numero totale di frutti per cercare di capire quante icone devono esserci sui cubi.
Parere: sarà il mio animo da informatico, sarà che al liceo facevo a gara con la professoressa di matematica ad approssimare le radici quadrate senza calcolatrice, ma a me è piaciuto un sacco, anche se al tavolo è stato generalmente considerato un po’ troppo impegnativo. Lo sforzo mentale che richiede è, senza dubbio, più elevato.
Sperando che la parola arbanella sia diventata da sconosciuta a un po’ più amabile, vi lascio il link ad Amazon dove potete acquistare il primo volume, mentre per gli altri due dovrete aspettare che tornino disponibili.
Se, quando leggete questo articolo, siete in grado di acquistarli tutti, io ve lo consiglio, se invece dovete sceglierne uno solo, io forse partirei dal 2, mentre se siete dei patiti di numeri e aritmetica, la scelta ricade sul terzo.
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