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Anteprima: Karak II (in arrivo a Play 2024)

Dopo il successo de Le catacombe di Karak, CreativaMente porta a Play il seguito di questo introduttivo al genere dei dungeon crawler.

La storia

Il drago che per anni ha terrorizzato la terra che circonda Karak è finalmente caduto e lo stesso ha fatto il misterioso Sovrano. Gli eroi, portati nelle profondità delle catacombe di Karak da motivazioni personali, spesso molto diverse, hanno interessi legati solo dal destino e ora possono tirare un sospiro di sollievo…

Ma solo per un breve momento.

Non appena tornati alla luce del giorno e saliti sui bastioni del castello in rovina, la terra cominciò a tremare e, a perdita d’occhio, si aprirono abissi da cui sciamarono creature terrificanti in quantità che gli eroi non avevano mai visto prima…

Karak II in sintesi

Autore: Petr Mikša | Artista: Roman Hladík | Giocatori: 2-5 | Durata: 45-90 | Età: 10+ | Editore: CreativaMente

Karak II è un gioco competitivo ambientato attorno al castello di Karak, le cui catacombe abbiamo esplorato in lungo e in largo nel primo capitolo. Questo seguito non necessita di una conoscenza del primo capitolo, rispetto al quale è un po’ più articolato.

Già dalla fase di preparazione si vede un livello di attenzione che non c’era ne Le catacombe di Karak (d’ora in poi Karak 1, per praticità): le tessere sono divise in livello 1 e livello 2, prima di poter estrarre una tessera di livello 2 sarà necessario esaurire quelle di livello 1: scordatevi di trovare il drago al secondo turno. (Se avete giocato un po’ a Karak 1, vi sarà capitato sicuramente di vederlo tra le prime tessere)

Il flusso di gioco

Durante il vostro turno, avete a disposizione due azioni (facoltative) e prima di ognuna di esse potrete muovervi di una tessera.

Se in Karak 1 avevamo i muri per separare le tessere, qui abbiamo gli abissi: su alcuni lati delle nuove tessere (esagonali, questa volta) sono rappresentati dei crepacci che impediscono il movimento.

Le azioni, per sommi capi, sono le seguenti:

  1. Combattere contro un esercito di mostri. Le tessere di livello 2 hanno due tessere nemico, sommatene la forza per sapere il numero da superare in battaglia.

In Karak 2 abbiamo anche unità di supporto che vi aiuteranno in battaglia, ogni unità ha un dado dedicato che si aggiunge al vostro. Un teschio sul vostro dado indica una ferita che subite, un teschio su un dado di un’unità significa che l’avete persa e dovete scartare il dado. Più forti saranno i nemici che affrontate, più vi coprirete di gloria, più unità sarete in grado di condurre in battaglia.

  • Guarire
  • Raccogliere risorse. In Karak 2 ci sono tre risorse (cibo, pietra, legno) che vi servono per reclutare le unità di cui parlavamo e costruire edifici, che conferiscono bonus permanenti.
  • Fondare la propria città. Qui potete reclutare le unità, scegliete bene l’esagono, in modo da non sprecare troppo tempo a muovervi avanti e indietro.
  • Costruire edifici. Sono i bonus che potete ottenere per portare avanti la vostra strategia; servono a reclutare unità, ottenere azioni extra, etc.
  • Reclutare unità dell’esercito.
  • Raccogliere un oggetto.
  • Guarire la Peste. La Peste è un po’ l’equivalente della Maledizione di Karak 1

In sostanza, quindi, raccoglierete risorse per potenziare la vostra città e reclutare unità di supporto, vi muoverete sulla mappa cercando di coprirvi di gloria e ottenere tesori. Sconfiggere il Generale Oscuro (boss finale) vi farà ottenere l’Arcipietra dell’Anima (vale 4.5 punti vittoria), ma durante il gioco si potranno trovare altre pietre (piccole = 1PV o grandi = 2PV): sconfiggere il Generale Oscuro non è sufficiente a vincere.

Eroi ed eroine

Horan il guerriero, Taia l’indovina, Lady Lorraine la guardaboschi, Lord Xanros il negromante, Elspeth la principessa guerriera, Darius l’esploratore… queste sono le possibilità che vi si presentano aprendo la scatola. Ogni personaggio è dotato di una cavalcatura e ambedue hanno una abilità peculiare, l’idea di cercare di rendere l’abilità della cavalcatura legata alla sua natura è carina, ma non sempre riuscitissima (alcune sono azzeccate, ma per immaginare che la resistenza del cammello renda più facile la costruzione di un edificio ci vuole un certo sforzo).

In conclusione

Karak 2 sale di un gradino sulla scala della complessità, rispetto al primo capitolo abbiamo più cose da tenere d’occhio, ma non eccessivamente. Sicuramente non è un titolo che proporrò subito a mio figlio Giorgio (4.5 anni), fan del primo capitolo, specialmente in versione cooperativa (con regole nostre), tuttavia sembra decisamente azzeccato come sequel perché aggiunge una blanda gestione risorse che può rappresentare una naturale evoluzione per chi ha giocato a Karak 1 e vuole una sfida un po’ più articolata. La cosa che mi piace è che sembra un’evoluzione tipo Buffy – The Vampire Slayer, una serie TV che diventa sempre più “da grandi” man mano che si susseguono le stagioni.

Se sarete a Play e questa breve panoramica ha stuzzicato la vostra curiosità, fate un salto da CreativaMente a toccare Karak con mano.

E se non riuscirete ad andare al Modena Play, non preoccupatevi: c’è sempre il