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Senza Giacca, il gioco di Fabio Caressa

Il celebre giornalista di Sky ha firmato un gioco da tavolo dedicato al dibattito sportivo

Non me ne vorrà il signor Caressa, ma non avevo idea di chi fosse fino a quando ci è arrivato questo comunicato stampa e ho letto un post su Facebook con un… “divertente” scambio di commenti tra editori.

Caressa, mi dicono, è una celebrità nel suo settore, che però non conosco affatto, confesso. La mia conoscenza sportiva si limita a guardare in famiglia le nazionali di pallavolo quando si vedono in streaming (per le olimpiadi mi sono abbonato appositamente per un mese a una piattaforma), per cui il gioco non fa per me, ma trovo molto interessante che ci sia dietro una realtà affermata nel settore dei giochi da tavolo come Headu, invece di vedere il solito clone del gioco dell’oca.

Ma vediamo cosa dice il comunicato:

È in uscita Senza Giacca, il boardgame firmato da Fabio Caressa che stimola l’ars oratoria e la cultura sportiva. Il gioco, ideato dal giornalista e conduttore televisivo di Sky e pubblicato da Ludic, brand di Headu (azienda leader nella creazione di giochi per lo sviluppo delle competenze di bambini e adulti), sarà in vendita da fine settembre nei migliori negozi di giochi e giocattoli e nelle librerie, on line e off line, e verrà presentato ufficialmente al Lucca Comics & Games il 28 ottobre, presso lo stand Ludic nel padiglione Carducci, con la partecipazione dell’autore.

Senza Giacca è un partygame in cui l’obiettivo è quello di sostenere una tesi estratta tra le diverse possibili, cercando di essere più convincenti dell’avversario. Prima di arrivare alla discussione, però, i giocatori dovranno superare una fase preliminare durante la quale dovranno rispondere a quesiti e domande sul calcio e lo sport in generale.

“Senza Giacca – dichiara Fabio Caressa – prende le mosse proprio dalla convinzione che la discussione sportiva, se mantiene i toni dell’educazione e della cordialità, resta uno degli esercizi retorici più appassionanti perché mette a confronto idee, certezze, opinioni e credenze che sfiorano il filosofico e il religioso. Nel nostro percorso – continua l’autore del gioco – abbiamo però voluto anche individuare un elemento che riteniamo indispensabile alla costruzione di un pensiero compiuto: la conoscenza. Troppo spesso ascoltiamo discussioni che partono da news o premesse del tutto irreali. Il sapere è la prima base dell’arte retorica”.

Ah, per la cronaca, avete visto l’argomento “Meglio il Milan dei tre Olandesi che l’Inter dei tre Tedeschi”? Io mi ricordavo Gullit e Van Basten, signor Caressa sia buono, non mi dia un brutto voto!

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