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Ten-Games: 10 giochi a tema gatti

Apriamo divinamente questa nuova rubrica, Ten-Games, che tratterà di giochi con un tema comune, e per questa prima parte ci dedichiamo a quelli che trattano di un vero e proprio semidio: il gatto!

“Un tempo l’uomo adorava i gatti… e questo i gatti non lo hanno mai dimenticato!” è una frase che contiene molte verità. Perché i gatti sono un po’ come gli elfi: chi li odia lo fa solo per invidia! Nulla si toglie ai cani, ma il gatto ci affascina per i suoi comportamenti bizzarri, il fatto che sembra avere un teletrasporto incorporato, che si muove su porte e corrimano come se per lui il mondo fosse bidimensionale, o per il fatto che non gli si può ordinare come si fa ad un cane, ma lo si deve convincere e sedurre se si vuole ottenere qualcosa da lui… ma bando alle ciance, qui di felini si parla solo in termini di gioco.

E sono giochi molto diversi quelli che andremo ad elencare, che variano dall’orrore al comico, dal semplice all’impegnato, dall’affascinante al “puccioso” ma che hanno sempre una costante: i gatti la fanno da protagonisti!

CAT RESCUE

Come si può rimanere indifferenti ad un piccolo gattino abbandonato per la strada? Cat Rescue è un gioco di carte ideato dal ” Taiwanese” Ta-Te Wu nel 2017 come kickstarter, ed è un cooperativo da 1 a 4 giocatori, dagli 8 anni in su, con una durata media di 15-30 minuti.

I giocatori impersonano dei volontari che devono salvare i gatti abbandonati da ingrati padroni sulla strada, portarli in un rifugio e riuscire a farli adottare da una famiglia che li ami. A turno ogni volontario gioca carte “gatto” con l’intento di fare combinazioni utili a mettere in salvo i piccoli felini:  quando ci sono tre o quattro gatti dello stesso colore in una riga o in una colonna, tali gatti sono girati a faccia in giù e resi pronti per l’adozione, finendo nel rifugio. Quando poi vengono spinti fuori dal rifugio, è per essere adottati nella loro nuova amorevole casa. Il gioco termina quando il mazzo è esaurito o una casa di salvataggio ha tre gatti. I giocatori ricevono insieme un titolo Cat Rescue basato sul numero di gatti che vengono capovolti e adottati. Inutile dire che il gioco tocca un tema molto particolare che non riguarda solo i felini ma anche tutti gli altri animali domestici, cani in prima fila.

Il Gioco sul Comò (altra nostra rubrica di recensioni) se ne è già occupato più diffusamente qui !

IL RICHIAMO DI GATTHULHU

Il mistero è sempre stato un concetto legato al gatto. Il Richiamo di Gatthulhu è un gioco di ruolo ideato da Sparks Joel ed edito dall’Alephtargames che, a seguito di un kickstarter di successo, è approdato anche a Lucca Comics and Games nel “lontano” 2015. Questo bizzarro GDR mette i giocatori nei panni di comuni gatti che sono costretti ad improvvisarsi eroi per salvare quegli ingenui esseri umani che non si rendono conto di essere future pietanze di un orrore cosmico molto affamato. Il creatore del gioco ha infatti attinto a piene mani dalla mitologia di H.P. Lovecraft ed epigoni (Il richiamo di Chtulhu, Il Segno Giallo, Il Guardiano della soglia, tanto per citare alcuni racconti più celebri) , che qui viene “riconfigurata” in chiave felina: avremmo,così, entità come Sgnaulathotep, il viscido Ghranranothoa e Haspurr dall’Occhio Giallo che istigano i loro cultisti a distruggere la civiltà umana – che per i gatti è fonte di sostentamento e comodità (perché altrimenti se ne preoccuperebbero?)! Un giocatore ricopre il ruolo del Gattaro (il dungeon master), che prepara i piani segreti, le sfide e le ricompense e guida gli altri giocatori nello svolgimento della gattavventura. Il regolamento è piuttosto immediato e la sua particolare struttura, in parte determinata dal lancio di dadi, in parte da accordi fra gatti e Gattaro, pone l’accento sull’astuzia dei giocatori e sulla loro capacità di interagire. La razza, è vero, è una sola, ma i personaggi sono comunque molto caratterizzati dai ruoli che hanno i gatti nel mondo reale: ci sono i gatti Randagi, che non hanno fissa dimora, i gatti Domestici, che hanno scelto di adottare degli umani (!) e i gatti Da Esposizione che vivono nel lusso, e queste diversi ruoli, integrati dalle tendenze personali come l’Acchiappamosche specializzato nella caccia o il Gatto da Soffitto esperto negli agguati dall’alto, influenzano moltissimo le esperienze e abilitá dei PG e anche il loro rapporto con la caccia (elemento fondamentale in tutto il gioco).

 

EXPLODING KITTEN

I gatti, con la loro indole un po’ altezzosa e folle, si prestano a giochi veramente esplosivi! Exploding Kittens è stato un vero e proprio fenomeno su kickstarter, raccogliendo in poco tempo più di 200.000 bakers (compratori).  E’ un gioco di sole 56 carte  per 2-5 giocatori illustrato dal folle (in senso positivo) Matthew Inman (TheOatmeal.com) e ideato da lui stesso insieme a Elan Lee e Shane Small . Il gioco è tanto semplice da riportare sulla copertina “2 minuti per imparare, 15 minuti per giocare una partita” e consiste nel pescare carte cercando di evitare di esplodere pescando quella del gatto esplosivo se si è sprovvisti del disinnesco. Il mazzo si divide in quattro tipologie di carte: 20 carte Gatto (senza effetti particolari a meno che non se ne peschino 2 o 3 per volta), 4 carte Gattini esplosivi, 6 carte Disinnesco e 26 carte Azione suddivise a loro volta in 5 tipologie diverse: le Nope che bloccano un avversario, le See the future che permettono di vedere le prime tre carte del mazzo di pesca, le Skip che fanno saltare il turno senza pescare, le Attack che fanno finire il turno e obbligano il giocatore successivo a pescare, le Favor che obbligano un avversario a darci una delle sue carte a scelta mentre le Shuffle che rimischiano il mazzo di pesca. Un semplice party game, veloce ed intuitivo, con illustrazioni tremendamente assurde di cui si era occupato tempo fa anche GDT Live in questa video-recensione!

NEKO IN

Il gatto è il vero signore della casa in cui abita, e ne conosce ogni più piccolo nascondiglio. Neko-In è un simpatico party game per 3-6 giocatori (dai 7 anni in su) della durata di 15 minuti, ideato da Marco Mingozzi ed edito da Red Glove in cui i giocatori dovranno  spostare le proprie pedine gatto negli spazi-nascondiglio all’interno delle plance stanza in modo da eliminarne i segnalini e spostare i gatti degli altri giocatori. Ci sono due versioni: la Classica è la più semplice mentre quella ad Eventi prevede che per ogni segnalino occupato da un gatto si volti il segnalino e si controllino gli effetti dell’evento che riporta sul dorso. Nella scatola, dalla grafica in stile kawaii ( letteralmente “carino”, ma anche piccolo, buffo, ornato, dall’aspetto innocente, infantile, generalmente nei colori bianco, azzurro, violetto e rosa) come il resto del gioco, sono infatti presenti 6 gattini in gomma dura di diversi colori  (le pedine),  6 plance stanza, una per ciascun giocatore, che riportano ciascuna 5 possibili nascondigli, 30 segnalini nascondiglio e 30 segnalini evento (legate per colore ad ogni stanza), tutti con la forma di un’orma di gatto., una plancia comune Giardino e 2d6 che mostrano su ciascuna faccia il simbolo di una testa di gatto colorata (un colore per pedina). Il gioco è semplice e veloce e ci riporta un po’ al mondo dei Neko Café molto popolari a Tokyo: lo Spacciagiochi se ne era già occupato qui!

STUPIDO UMANO

Il rapporto fra gatti e umani ha la fama di essere una delle poche “inversione di ruoli” che ci fanno sentire un gradino più sotto nella scala evolutiva… Stupido Umano è un gioco per 3-5 giocatori edito da Il Barone Games in cui lo scopo dei giocatori sarà aiutare i sei gatti di casa (Tigre, Milady, Serpico, Gregory, Selvaggia e Rasputin) a soddisfare i propri Obiettivi manovrando i loro padroni/servitori, ovvero gli Stupidi Umani del titolo, all’interno di una opportuna plancia che rappresenta le stanze della casa. Per far ciò giocano carte Azione (Richiama lo stupido umano, Non fare niente, Allontanati, ecc.) per fare agire il gatto di turno; i felini avranno a disposizione anche carte Indole felina (Ferocia, Ruffianeria, Pigrizia, Imprevedibilità o Sdegno), una per giocatore, che assegnano comportamenti speciali da usare in combo con le carte azione giocate. Il turno di ciascun giocatore consta di 1 minuto in cui pesca una carta Gatto fra le prime 4 di una cat-track e può giocare una o più carte azione su quel gatto. Ogni volta che si gioca una carta azione, si possono pescare carte e se si riesce a far compiere ad un gatto la sua “azione preferita” (riportata sulla sua carta) oppure se si compie quella riportata sulla propria carta “indole felina” si possono ottenere azioni e carte bonus e compiere azioni in qualunque stanza (le altre tipologie di carte azione possono essere usate solo su una specifica stanza). Vince chi fa raggiungere al proprio gatto l’obbiettivo riportato sulla carta Obbiettivo pescata ad inizio gioco.

PURRRLOCK HOLMES: La pista di Miaoriarty

Irresistibile declinare le grandi opere letterarie in chiave “animale”, soprattutto con gli animali che ci sono più vicini nella vita. Purrrlock Holmes è un gioco di deduzione semi-cooperativo per 2-5 giocatori, con un tempo di gioco di 20-30 minuti, ideato da Stephen Sauer, pubblicato dalla IDW Games dalle illustrazioni molto carine e le meccaniche per nulla scontate. Si dispongono una serie di segnalini impronta in una fila in un punto della quale si piazza il segnalino di Miaoriarty; il gioco consiste nel guadagnare più segnalini impronta possibile in modo da inchiodare Miaoriarty prima che fugga (guadagnando dunque i segnalini che lo precedono e quello che lo rappresenta) e per far ciò i giocatori dovranno mettere alla prova le loro capacità deduttive per individuare la propria Carta Indiziato, visibile agli altri ma nascosta ai propri occhi. Questa carta contiene due elementi: un Sospetto (uno tra cinque) e un’Ora (una tra dodici): giocando carte dalla propria mano e interagendo con gli altri giocatori si otterranno importanti informazioni che aiuteranno a capire se si sta seguendo la pista giusta (guadagnando segnalini Impronta) o si è finiti su una Falsa Pista (e si deve scartare il sospettato).  Ovviamente tutti gli investigatori dovranno collaborare affinché il malfattore sia assicurato alla giustizia, ma solo uno, quello che ha collezionato più segnalini Impronta, sarà il vero vincitore… in sostanza o tutti perdono o uno solo vince. Un gioco senz’altro particolare, che a me personalmente ricorda un po’ le atmosfere dello Sherlock Holmes anime televisivo, adattamento dei racconti e romanzi di Arthur Conan Doyle in cui tutti i personaggi hanno l’aspetto di cani antropomorfi (in cui Sherlock Holmes è un segugio).

CAT’ASTROPHES

I video su You Tube ce lo hanno insegnato: i gatti sono in grado di compiere i disastri più impensabili e chissà perché, riescono sempre ad uscirne fuori corrompendo i propri umani con fusa e pancini esposti.

Cat’Astrophes, di Ludovic Mathieu, tratta proprio questo argomento: è un gioco per 2-6 giocatori (dai 7 anni in su), le cui partite durano un massimo di 20′: ogni giocatore ha il ruolo di un gatto, e come ogni gatto che si rispetti, il suo modo di vivere dovrà portarlo a compiere più marachelle possibili senza essere puniti dall’umano che vive con loro. Durante il turno ogni giocatore compie una mossa scegliendo fra giocare una carta nascosta di fronte a sé, giocarne una nascosta di fronte ad un altro e pescare una o due carte dal mazzo; quando tutti hanno fatto la mossa si rivelano le carte e se ne applicano gli effetti, che influenzano il punteggio sulla plancia comune “Scala dei dispetti” facendo avanzare i segnalini che rappresentano i gatti. Le carte possono aumentare la rabbia dell’umano contro un gatto (carte Malignità), oppure rabbonirlo (carte Fusa) oppure influenzare sia l’umano che l’andamento del gioco (carte Subdolo), tutto allo scopo di raggiungere degli step, sulla scala dei dispetti, in cui il gatto viene scacciato: quando un gatto è scacciato 20 volte o il mazzo finisce, la partita si conclude e viene determinato il vincitore fra quelli che sono stati scacciati meno volte, sia perché sono riusciti a rabbonire l’umano, sia perché… sono riusciti a far cadere la colpa su un altro gatto!

Il gioco è ancora in kickstarter e potrebbe diventare disponibile nei negozi verso ottobre di quest’anno.

CAT TOWER

Quando i gatti vogliono fare una cosa, non li ferma nessuno… e se poi sono più di uno sono capaci di una coordinazione mai vista… o no? Il tema di Cat Tower è proprio questo: un gatto si accorge di un bel pesce sull’alto tavolo da pranzo e convince gli altri gatti a mettersi uno sulla schiena dell’altro per raggiungere l’appetitoso pesce… ma l’equilibrio non è così facile da mantenere. Cat Tower è un veloce gioco di fortuna e abilità ideato da Aza Chen per IDW, per 2-6 giocatori dai 6 anni in su, le cui partite durano non più di 20′. Ogni giocatore dispone di una mano di 7 carte gatto (divisi in normali e grassi!) ognuna delle quali può essere piegata a formare un paffuto gattone: a seconda del lancio di un apposito dado avranno a disposizione una serie di azioni che variano dal posizionare uno o due gatti sulla schiena di un altro, al piazzare un gatto grasso sdraiato su un altro gatto o metterne uno a pancia in su sulla pila, oppure piazzare degli appositi token sulla schiena di un gatto.  Se un giocatore riesce a sbarazzarsi di tutti i gatti nella sua mano, vince, ma se abbatte la torre dovrà prendere due carte gatto e altre se qualche token viene buttato giù dalla torre. Un gioco veloce, molto semplice ma veramente… puccioso!

SHRODINGER’S CATS

Non possiamo parlare di gatti senza citare anche il famoso paradosso del gatto di Schrödinger, un esperimento mentale ideato nel 1935 da Erwin Schrödinger, con lo scopo di illustrare come l’interpretazione “ortodossa” della meccanica quantistica fornisca risultati paradossali se applicata ad un sistema fisico macroscopico. paroloni scientifici a parte, Schrödinger’s Cats è un gioco di carte pseudo-scientifico di “incertezza strategica”, bluff e deduzioni per 2-6 giocatori ideato da Christopher O’Neill, Heather O’Neill e Heather Wilson. Se l’incertezza ha ucciso il gatto, ciò non vuol dire che sia morto davvero… almeno finché non si apre la scatola che lo contiene. Ed è proprio attraverso carte “scatola” che gli esimi fisici-giocatori dai nomi gatteggianti (come Albert Felinestein, Sally Prride o Neil deGrasse Tabby) dovranno spremere le loro meningi e usare le loro abilità speciali per eseguire esperimenti, formulare ipotesi e fare reciproca ricerca. Dovranno riuscire a dimostrare le loro ipotesi, o quantomeno screditare i fisici avversari, cercando di determinare il numero minimo di gatti vivi, gatti morti o scatole vuote in tutte le scatole del laboratorio di Schrödinger. Che la tua ipotesi sia valida o no, se ami i gatti, la scienza e i giochi, sicuramente amerai anche questo gioco strampalato!

CAT LADY

E chiudiamo il nostro articolo con un gioco che rimanda irresistibilmente a giardini d’inverno e sale da té, dove gatti serviti e vezzeggiati riposano mollemente su poltrone stile Impero mentre le padrone sorseggiano bevande dalle loro tazze fumanti. In Cat Lady, delicato gioco di carte ideato da Josh Wood, per 2-4 giocatori dai 14 anni in su, che dura mediamente 15-30′, i giocatori sono Cat Ladies (un modo raffinato per dire “gattare“), che fanno parte di un gruppo elitario di persone tra cui Maria Antonietta e Ernest Hemingway. Le carte che rappresentano gatti e vari accessori vengono posizionati in file e colonne: durante il gioco ogni Cat Lady prende 3 carte in una riga o in una colonna e abbinare i gatti al cibo indicato dal gatto preso in modo da guadagnare i “punti gatto” riportati sulla sua carta. Punti extra possono essere fatti procurandosi carte come Set di giocattoli, Dolcetti e Costumi per rendere la vita dei nostri amati felini sempre più bella e comoda. Durante la partita è importante accaparrarsi il maggior numero di gatti, ma bisogna fare attenzione ad avere abbastanza cibo perché i gatti non nutriti adeguatamente alla fine del gioco ottengono punti negativi.

 

Bene, per ora è tutto. Vi invitiamo a fare un giretto su MagicMerchant.it, dove potrete trovare giochi in tema gatto, in tema città, in tema pirata… insomma un sacco di temi!!!!!

 

il Ludografico (in arte Luca Canese) divide la sua vita fra giochi in scatola, romanzi fantasy e miniature da dipingere. Consumato (e a volte scostumato) dungeon master, ama trascinare i suoi amici in mondi sconosciuti e antichi misteri sognando, un giorno, di poterci approdare davvero...