Lo spacciagiochi – Decktective: incubo allo specchio
La fortunata serie Decktective arriva al suo terzo capitolo, eccovi un giallo da risolvere con un mazzo di carte e una scena del crimine 3D! (No spoiler).
Decktective è la serie “cugina” di Deckscape, sette escape room in un mazzo di carte, di cui vi ho ampiamente parlato su queste pagine. Qualche anno fa, il duo Martino Chiacchiera Silvano Sorrentino si è cimentato in una nuova serie, quella di Decktective, appunto. Il primo capitolo, Rose rosso sangue, mi era piaciuto tantissimo, per cui quando ho avuto modo di provare Incubo allo specchio mi ci sono fiondato (e ho intenzione di recuperare al più presto Lo sguardo dello spettro).
Questo articolo sarà necessariamente molto stringato, dacché non ho intenzione di rovinarvi il piacere dell’avventura che si cela dietro le 55 carte di Incubo allo specchio.
Danielle Doves è stata rapita! Per fortuna, è una ragazza piena di risorse ed è riuscita in qualche modo a chiedere aiuto. Dovrete agire in fretta, se volete salvarla.
Raccogliete gli indizi: ritagli di giornale, fotografie, dichiarazioni di testimoni… riuscirete a risolvere il mistero?
La scatola riporta una durata di 60 minuti e, probabilmente, giocandoci in compagnia, potreste anche sforare un po’ questo tempo, io ci ho messo una cinquantina di minuti in solitaria.
Decktective ha una meccanica molto semplice: nel proprio turno, si gioca una carta sul tavolo o la si archivia (scarta) coperta. Il gioco è cooperativo, quindi è sempre possibile discutere, ma l’unica cosa che è possibile condividere della propria mano è il titolo delle carte. Si può decidere insieme, quindi, che carta archiviare, ma senza rivelarne il contenuto. Giocare una carta, invece, ha un costo indicato in un angolo: dovrete aver archiviato (collettivamente) almeno tante carte quanto il costo della carta per poterla giocare.
Le carte rivelate sono informazioni comuni, potete leggerle assieme, scrutarne i dettagli, discuterne.
Le carte archiviate non possono più essere guardate, né è possibile raccontare a posteriori ciò che si è visto su una determinata carta, ma lo si può sfruttare per ragionare sul caso.
La serie Decktective ha la peculiarità di fornire una scena del crimine 3D, è uno degli usi più particolari di una carta da gioco che io abbia mai visto, ed è davvero unico. La scena che vedrete si comporrà pian piano davanti ai vostri occhi e dovrete fare attenzione a ogni dettaglio. Se può tornarvi utile, “smontate” la scena del crimine per osservarla meglio, ma fate attenzione a rimontarla correttamente, per evitare errori durante la fase finale del gioco, dove sarete chiamati a rispondere ad alcune domande.
Arrivati in fondo al mazzo, è ora di dare la soluzione, come ci annuncia una delle carte. Questa è la seconda “firma” del gioco, dovremo piazzare una clip in corrispondenza della risposta che riteniamo corretta, voltando la carta avremo la conferma o la smentita della nostra ipotesi.
In Incubo allo specchio troverete alcuni falsi indizi che potrebbero portarvi fuori strada ma, facendo bene attenzione anche alle carte che archiviate (cercate di memorizzarne il contenuto, nel caso abbiate ritenuto irrilevante un indizio che tanto irrilevante poi non era), arriverete alla soluzione corretta… forse!
Da amante dei giochi investigativi, ho passato un’oretta molto piacevole. Mentre in Rose rosso sangue, il primo Decktective, ero sicuro al 100% di come fossero andate le cose, qui sono rimasto con qualche dubbio fino alla fine, ma in un caso un paio di indizi non avrebbero avuto senso e ho messo le mie clip con una certa sicurezza (sbagliandone comunque una, per dirla tutta).
Bravi Martino e Silvano, che ringrazio ancora una volta perché riescono sempre (o quasi) a farmi alzare dal tavolo soddisfatto.
Trovate Incubo allo specchio su MagicMerchant.it
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