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Giocatore in solitario #2: Aeon’s End, sconfiggere mostri a colpi di incantesimi

Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica del Giocatore in Solitario. Questa volta il nostro enigmatico vagabondo dei giochi da tavolo ci porta nelle viscere della terra, fra brecce, cristalli e terribili mostri!

Giocare in solitaria è, secondo me, un po’ come andare in vacanza da soli: un modo per conoscersi meglio, per valutare le proprie capacità e anche per potersi divertire in ogni momento, senza che ci sia per forza qualcuno a condividere quel momento. Saper stare da soli (che non equivale ad isolarsi) non è facile, ma ci scarica dalla tensione e dall’ansia di dipendere sempre dagli altri… anche per intavolare un gioco da tavolo.

E’ un bel modo per vivere un’avventura che è solo nostra, per sconfiggere il nemico con le sole nostre forze, ancor di più se il nemico è tosto quanto una Nemesi. E proprio le Nemesi sono i letali nemici al centro della storia del gioco di cui parlo nell’articolo.

Aeon’s End

Durata media 60′ | Autore Jenny IglesiasNick LittleKevin Riley | Artwork Gong Studios| Editore Ghenos Games

Aeon’s End lo avevo già provato molto tempo fa, nella sua prima edizione, e lo avevo “archiviato” per la sua estrema difficoltà (almeno ai miei occhi).

Quando ne è uscita la seconda edizione, avevo già un po’ di esperienza in più in termini di collaborativi, così ho deciso di comprarlo… insieme alle espansioni. Anche perché, va bene che è difficile, ma l’ho sempre considerato fatto bene. E non mi sbagliavo.

La modalità in solitario consente di utilizzare un solo Mago delle Brecce e la calibrazione avviene mediante una tabella che indica quante carte per Livello deve contenere il mazzo della Nemesi. Il mazzo Ordine di Turno contiene 3 carte Giocatore (ovviamente riferite tutte al giocatore solitario) e 2 carte Nemesi, tutti gli effetti che coinvolgono “gli altri giocatori” coinvolgono invece il giocatore solitario e la partita viene persa solo se i Punti Vita di Gravehold scendono a 0.

Ecco, Xanos ha un’abilità interessante perché può ricaricarsi velocemente e disporre a suo piacimento le carte del mazzo Ordine di Turno.

Per il resto le regole sono esattamente quelle del gioco in multigiocatore. La partita può essere resa più semplice inserendo nel mazzo Ordine di Turno 4 carte Giocatore e cominciando con 12 o 15 Punti Vita.

Ammetto che una partita in più giocatori mi da più soddisfazione, perché si mette in pratica una strategia comune ed è bello vedere le sinergie che si creano fra i diversi Maghi, però… una partita in solitario rappresenta una sfida veramente intrigante… e più difficile di quella a più giocatori.

Già è un gioco che non perdona, quando sei da solo non puoi contare sulla tua Abilità specifica e quello a volte fa una certa differenza… soprattutto se non è quella che cura!

Mentre aspettate che si aprano le vostre brecce, cosa nel dite di fare un giretto su MagicMerchant.it?