Giocatore in solitario #3: Carnival Zombie, fuga fra le calli veneziane inseguiti dagli zombie di un leviatano
Terzo appuntamento con il Giocatore Solitario che stavolta ci porta nella magica città di Venezia. Ma non avremo tempo di goderci l’affascinante Carnevale perché un’orda di zombie è emersa dai canali e sta cercando di far risorgere un mostruoso Leviatano!
A volte si è costretti a giocare in solitario perché non si hanno amici abbastanza vicini da organizzare momenti di gioco con cadenza regolare, ma a volte è anche piacevole dedicarsi ad un gioco, magari narrativo, prendendosi il tempo desiderato. Non ci sono ritmi, non ci sono scadenze, non si deve aspettare nessuno. Quando abbiamo voglia di giocare, intavoliamo, quando abbiamo voglia di smettere rimettiamo tutto a posto, godendoci il massimo della libertà.
Ed è proprio la libertà che desidera la creatura mostruosa che scuote le fondamenta della città di Venezia e che è al centro del gioco di cui vi andrò a parlare…
Carnival Zombie
Durata media 90′ | Autore Matteo Santus | Artwork Jocularis | Editore Cranio Creations
Carnival Zombie è un gioco collaborativo strano: molto pieno e molto stretto c’è chi lo ama e c’è chi lo odia. E’ molto pieno perché la sua scatola contiene molto materiale, a parer mio, molto ben fatto: miniature, plance, schede, il tutto con uno stile decadente, affascinante e macabro allo stesso tempo. Molto stretto perché il ritmo è serrato, gli errori tattici concessi… quasi non ce ne sono e i percorsi da seguire sono vari ma non intercambiabili nel corso della partita: se scegli un finale lo devi pianificare dall’inizio e portare avanti la tua tattica fino alla fine.
Nella sua forza, la sua debolezza: il fatto che il gioco sia molto serrato e stretto, rende il rischio che salti fuori il giocatore alfa, quello che decide per tutti, molto alto dato che le mosse dei personaggi, proprio per il risicato margine di errore, vanno attentamente calibrate… e vanno calibrate fra loro, quindi la coordinazione diventa fondamentale e se c’è una personalità preponderante qui ha terreno fertile.
Parlando del solitario, siamo abituati a veder giocare Carnival Zombie sempre in 6 personaggi: se i giocatori sono meno, qualcuno di loro si troverà a gestirne più di uno. Questo nella prima edizione del gioco. Ma… quella di cui vi parlo è la Seconda Edizione e in questa è stato introdotta una interessante variante che permette ai giocatori di usare un solo personaggio a testa… quindi di giocare anche da soli: il Cammino dei Santi.
Questa modalità si avvale di una scheda ampia il doppio delle altre (circa due fogli A4) che ha le istruzioni da un lato e una mappa/percorso dall’altra. Su questa mappa, ogni ora, si sposta il segnalino Sentiero su uno dei tre percorsi dei Santi (San Marco, Sant’Ambrogio o San Giorgio), consentendo ai giocatori di ottenere degli alleati o delle azioni aggiuntive a seconda del Santo su cui il segnalino si trova, e persino reclutare, nelle cosiddette Ediculae, i loro compagni non giocanti.
Completa il tutto una dotazione di segnalini Benedizione che possono essere spesi in certe circostanze per ottenere un potere Minore (2 segnalini) o Maggiore (3 segnalini) del santo a cui si dedicano, e nuovi effetti per i cubetti Sopravvissuti, che aiuteranno attivamente il Personaggio sia di giorno che di notte, come fossero una sorta di truppa.
Gli scenari e le conclusioni rimangono invariati, così come la sua durata, che è meno di 90′ solo se vi stirano :-D, mentre aumenta di molto il fattore di adrenalina richiesto al giocatore!
E un buon posto dove sfuggire all’ira del Leviatano è MagicMerchant.it!
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