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Lo spacciagiochi – La dieta perfetta

Preparatevi a cinque giorni all’insegna del mangiare equilibrato, sempre se volete vincere una partita a La dieta perfetta.

Partiamo dall’incipit del regolamento.

L’obiettivo del gioco è divulgare la consapevolezza che la dieta quotidiana è la prima fonte di cura del proprio corpo. Il termine “dieta”, in questo caso specifica un “regime alimentare” che non ha l’obiettivo di far dimagrire, ma di farci stare bene. Per “dieta perfetta” si intende quella individuata dall’OMS, che ha pubblicato una lista di consigli da seguire per una dieta salutare ed equilibrata.

La dieta perfetta in una riga

Autore: StudioLabo | Artista: Serena Mazzi | Giocatori: 2-6 | Durata: 30’ | Età: 8+ | Editore: Demoelà

Nella scatola

La scatola è molto compatta e contiene il regolamento, 6 cubetti colorati e un mazzo di carte. Il fondo della scatola è stampato e riporta una griglia segnapunti, ho apprezzato questa soluzione un po’ più creativa della media che consente di tenere compatti i costi, senza che il gioco ne risenta.

Preparazione

Dividete le carte in mazzetti, seguendo il colore: Colazione, Pranzo, Fuori pasto, Cena. Ponete i mazzetti in colonna sul tavolo e scoprite tre carte per ogni categoria.

La dieta perfetta – a metà del terzo round

Ogni partecipante riceve una carta Consiglio, la persona che ha mangiato più recentemente un avocado inizia.

Ho trovato un po’ stonata la questione dell’avocado, avrei preferito si parlasse di frutta in generale, visto l’impatto ambientale che ha l’avocado, ma non si può avere tutto dalla vita.

Le carte

Le carte, oltre al colore del fondo che ne indica la categoria, riportano una casella con un numero nella parte alta, una illustrazione, la descrizione e la categoria.

La carta riporta sul retro tante icone alimento quante indicate dalla casella numerata sul fronte, capire quali sta alla nostra abilità.

Le icone alimento sono nove. Quattro riguardano gli alimenti da valutare a fine settimana (blu), gli altri vanno valutati alla fine di ogni roundgiornata (verdi), cercando di ricalcare una logica di alimentazione corretta: per alcuni alimenti c’è un quantitativo consigliato giornaliero e per altri settimanale.

La partita.

Il gioco si svolge in cinque “giorni” (round), durante i quali ci alterneremo nella pesca di carte da quelle disponibili sul tavolo. Ogni round dura quattro turni, infatti ogni persona dovrà avere dinnanzi a sé le carte relative ai pasti della giornata: uno per categoria.

Vi sono ben 9 carte obiettivo, ognuna di esse può essere usata sul lato A o quello B, ovvero una per categoria di alimenti. Dovremo cercare, quindi, di prendere alimenti dalle carte disponibili sul tavolo (ricordate? 3 carte disponibili per ogni categoria) per comporre al meglio la nostra dieta giornaliera, senza perdere di vista gli obiettivi settimanali.

Ogni giorno dovremmo cercare di consumare verdura (2 punti a porzione, -1 se non ne abbiamo consumata), cereali in quantità controllata (1 porzione: 1 punto, 2 porzioni: 3 punti, 3+ porzioni: 0 punti) e via dicendo.

Gli obiettivi settimanali ricalcano questa logica, ma introducono anche un meccanismo di maggioranze: vengono assegnati punti a chi ha mangiato meno carne, più legumi o più pesce, ad esempio.

Dopo cinque round, per un totale di 20 carte dinnanzi a noi, si arriva alla fine della partita, si calcolano i punti di quel giorno/round, dopodiché si vanno a calcolare quelli settimanali (blu). Siete la persona che ha mangiato meno carne? Complimenti! 7 punti. Avete mangiato 2 volte uova? 4 punti. E così via.

Conclusioni

La dieta perfetta potrebbe tenervi lontani dalla scatola già per il titolo, ma credo fareste un errore. Questo gioco, che trovate in vendita sul sito di Demoelà, ha un suo scopo e, credo, lo raggiunge.

Dopo un paio di partite, anche una persona come me, notoriamente incapace di ragionare adeguatamente sulla composizione dei pasti (infatti senza dietista non avrei mai perso peso, lo confesso), inizia a cercare di scomporre i piatti sulle carte in elementi, fino ad arrivare a un momento in cui ci sentiamo Cypher in The Matrix.

All I see now is blonde, brunette, redhead

Gli obiettivi sono molto schematici, non sostituiscono di certo il lavoro di persone che operano nel campo dell’alimentazione, ma ci aiutano a ragionare sulla direzione da prendere quando mangiamo. Capitano carte pessime, talvolta, che ci fanno sballare tutta la giornata… ma quante volte siamo fuori per lavoro e siamo costretti a mangiare quello che si trova? Ho trovato questo gioco, nella sua semplicità (raccolta set e draft, non ci stiamo inventando nulla di super articolato), efficace nel trasformare un argomento noioso in qualcosa di più divertente.

Ci potete giocare con persone di ogni età e, anche se lo sconsiglierei come proposta a chi cerca una sfida un po’ articolata, mi sembra un buon titolo per le feste: si può giocare in sei, si spiega in meno di cinque minuti e una partita non supera la mezz’ora. Se dovete scongiurare la solita partita a giochi che mal sopportate, potete fare un tentativo con La dieta perfetta.

Per la vostra dieta ludica, vi consiglio, come sempre, MagicMerchant.it