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Maestri d’ascia del Mare del Nord – Redux

Interessante novità in arrivo dalla Fever Games, prevista per i primi mesi del 2024 (il sito della casa editrice indica marzo).

Si tratta della nuova edizione di un gioco di Shem Philips, già portato in Italia nella sua versione originale, intitolata Shipwrights of The North Sea, ovvero appunto Maestri D’Ascia del Mare del Nord. Vi ho incuriosito? O lo sapevate già?

Maestri d’Ascia del Mare del Nord – Redux in una riga:

Autore: Shem Philips | Artista: Mihajlo Dimitrievski (The Mico) | Giocatori: 1-5 | Durata: 60 | Età: 13+ | Editore: Fever Games

Maestri d’Ascia del Mare del Nord: Redux è ambientato nei primi anni dell’Epoca Vichinga, nell’800 d.C. Nei panni di Maestri d’Ascia Vichinghi, competi con gli altri giocatori per costruire la più grande flotta dei Mari del Nord. Dovrai raccogliere legna, lana ferro e reclutare artigiani che possano aiutarti. L’Oro è una risorsa preziosa e deve essere gestito saggiamente. Come ben saprai, nel villaggio ci sono tanti personaggi diversi, non sempre buoni, anzi. Meglio cercare di averli dalla tua parte”

Fai ritorno nei Mari del Nord, in questa nuova versione dell’originale Shipwrights of North Sea. Un gioco completamente rivisto, che mantiene molto dell’ambientazione e degli obiettivi del gioco originale ma con una meccanica centrale del tutto nuova per creare un’esperienza di gioco più in linea con gli standard a cui i fan di Garphill Games sono stati abituati negli anni.

Uscita prevista marzo 2024

Piccola divagazione: due parole su di me, Shem Philips e le sue trilogie.

Shem Philips e le sue trilogie sono, credo, noti ormai da anni nel mondo dei giochi da tavolo. Io, però, ho scoperto lui e i suoi giochi soltanto da pochi mesi e sto cercando di mettermi in pari, perché, fino ad oggi, tutti i titoli che ho provato mi hanno conquistata per ragioni diverse. Al momento, ho giocato (e possiedo) la trilogia completa del Regno Occidentale (Architetti, Paladini e Visconti). Da questi, sono passata ad interessarmi alla trilogia precedente, ovvero la trilogia del Mare del Nord, cui appartiene il titolo di cui vi parlerò tra poco. Mi resta da sperimentare e studiare la trilogia di più recente pubblicazione, ambientata a Sud del Tigri. Ma manteniamo la rotta verso il Mare del Nord. Forte del successo della trilogia del Mare del Nord che risulta, però, ormai datata e di difficile reperibilità, il buon Shem ha deciso di creare una nuova versione del primo titolo della trilogia, Shipwrights of the North Sea, creando un titolo che promette di essere totalmente nuovo nelle meccaniche, al dichiarato scopo di renderlo più aderente ai nuovi gusti dei giocatori.

E Riders of the North Sea?

Dopo l’annuncio della versione redux di Shipwrights, i moltissimi estimatori del secondo titolo della trilogia del Mare del Nord, Riders of the Norh Sea, hanno iniziato a sperare in una nuova edizione di quest’ultimo o, quanto meno, in una ristampa che potesse soddisfare le molte richieste di acquisto. Purtroppo, tuttavia, pare che Shem Philips in persona abbia escluso la possibilità di una nuova edizione di Riders.

Tornando a Maestri d’Ascia del Mare del Nord

il vecchio Shipwrights of the North Sea

Nella versione originaria del gioco, lo scopo dei giocatori era raccogliere risorse (legno, lana ferro e oro), predisporre attrezzi ed assoldare artigiani per costruire la migliore flotta. Il gioco prevedeva interessanti meccanismi di interazione diretta tra i giocatori, che potevano rapire gli artigiani, distruggere le navi in cantiere, rubare le risorse e ostacolare in altri modi gli avversari, con l’aiuto dei cittadini più o meno raccomandabili che si riusciva a mettere in campo.

Immagine della vecchia edizione del gioco, tratta dal sito Giochi sul Nostro Tavolo dove potete trovare una recensione completa del titolo

Maestri d’Ascia del Mare del Nord – Redux ovvero, cosa c’è di nuovo

La nuova versione di Shipwrights of the North Sea o, appunto, Maestri d’Ascia del Mare del Nord ha mantenuto l’ambientazione e l’obiettivo di creare una flotta di navi, introducendo tuttavia sostanziali modifiche al gameplay (il gioco dovrebbe essere arrivato ai sostenitori della campagna kickstarter nella versione in lingua inglese e potete trovare on line diversi video tutoriale e playtrough).

Il nuovo gioco mescola meccaniche di draft, gestione della mano di carte, raccolta risorse e piazzamento lavoratori.

Il gioco si svolgerà in cinque round, che inizieranno con un draft di sei carte, che verranno giocate per raccogliere risorse, costruire edifici (che contengono nuovi spazi azione per piazzare i propri lavoratori), reclutare cittadini e Jarl, e costruire le navi. Gli edifici permetteranno anche di ospitare i propri specialisti, che potranno essere impiegati per la costruzione delle navi senza la necessità di scartarli al termine della costruzione.

le nuove plance giocatore

Una prima importante novità della nuova versione, è costituita dal meccanismo di svolgimento simultaneo delle azioni. Infatti, dopo la fase di draft, tutti i giocatori potranno effettuare le proprie azioni in contemporanea, senza attendere turni, consentendo così di ridurre sensibilmente i tempi di gioco. Questo delle azioni contestuali è un meccanismo che abbiamo già visto in Earth e che, se ha degli indubbi vantaggi, non mi convince del tutto. Io sono il tipo di giocatore che si interessa moltissimo alle azioni degli avversari, mi piace osservare le strategie e le mosse altrui, quindi non apprezzo lo svolgimento contestuale dei turni. Stando a quel che ho letto su BGG, sembra sia comunque possibile per i giocatori scegliere di svolgere le proprie azioni in ordine di turno, quindi il gioco si presta ad accontentare tutti.

L’assoluta novità rispetto al gioco precedente sono i tre tracciati potere, sui quali progredire collezionando le icone corrispondenti sulle carte giocate. Questi tracciati, consentiranno di ottenere bonus vari, nuovi cittadini con abilità più potenti e, infine, punti vittoria.

i tracciati potere (immagine tratta dal sito della Fever Games)

Sembra che sia scomparsa del tutto l’interazione tra i giocatori, non ritrovandosi più traccia delle azioni di “aggressione” diretta degli avversari presenti nel precedente gioco, che consentivano di rubare loro risorse, artigiani e altro. Resta, tuttavia, una componente di interazione relativa ai tracciati, sui quali i giocatori rivaleggeranno per posizionarsi in testa. Il giocatore in testa su ciascuno dei tracciati, infatti, potrà accaparrarsi un personaggio (credo si chiamino eroi), dotato di abilità molto forti. Se, tuttavia, un altro giocatore dovesse, in seguito, conquistare il primato sul tracciato, il personaggio corrispondente passerà al nuovo giocatore in testa. Questa sembra una meccanica molto interessante, che potrebbe essere sfruttata lavorando appositamente per sottrarre all’avversario un dato aiutante che gli stia dando troppo vantaggio.

Conclusioni

Non avendo provato il titolo precedente, non so ancora se questa nuova  versione con ridotta interazione diretta potrà rivelarsi più interessante o meno. Nella mia famiglia le opinioni sono divise, poiché io non apprezzo troppo l’interazione diretta, mentre il marito la preferisce. Sicuramente, sembra che il livello di complessità sia leggermente aumentato, a causa dei tracciati e dei molteplici aspetti da tenere sotto controllo per assicurarsi la vittoria. Il titolo resta però situato nella fascia dei pesi medio-leggeri, con un rating di complessità su BGG che al momento si attesta sui 2.33, contro i 2.28 del predecessore.

In attesa che il nuovo titolo sia disponibile, mi sa che sarò costretta a recuperare il vecchio Shipwrights of The North Sea così da poter poi meglio giudicare le differenze!


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