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Dal diario di un viaggiatore anonimo: TRIQUETA

Un semplice gioco da tavolo ispirato ad un simbolo millenario che compare in moltissime culture.

Triqueta significa “nodo della trinità”, ovvero un collegamento tra tre entità.


Carta d’identità


Primo impatto: grafica e componenti

Una piccola scatola, leggera e maneggevole. Legno, cartone e una busta di carta per contenere le splendide tessere animale che rappresentano il cuore del gioco. Un bell’inserto in cartone avrebbe sicuramente aiutato il “rebox” dei componenti, senza compromettere l’ecosostenibilità ricercata dai produttori.

I colori dei vari componenti sono gradevoli, soprattutto quelli utilizzati per l’illustrazione della scatola, che a colpo d’occhio attira subito i giocatori più influenzabili dall’artwork.

Insomma, nel complesso questo titolo è sicuramente un astratto ben confezionato. Nonostante questo, un prezzo leggermente più basso forse avrebbe favorito maggiormente la sua diffusione sui tavoli da gioco.


Nella simbologia celtica la triquetra simboleggiava l’aspetto femminile del Divino, raffigurato come triplice divinità femminile di fanciulla, madre e anziana.


L’utile e il dilettevole: meccanica e tema

Come per tutti gli astratti di questo tipo, il tema è stato “appiccicato” con la colla al gioco, che potrebbe sicuramente funzionare lo stesso con qualsiasi altra ambientazione. Il cuore del titolo, infatti, risiede nella divertente meccanica di open drafting, che permette ai giocatori di formare la propria collezione di triquete, cercando di ottenere il maggior numero di punti a fine partita.
Ogni partita è composta da quattro round, strutturati tutti allo stesso modo. I giocatori, a turno, possono effettuare una di due azioni disponibili: pescare una tessera nascosta dalla pila attiva oppure prendere tutte le tessere scoperte di una fila e concludere il proprio round.

Nel primo caso, il giocatore guarderà la tessera pescata e deciderà se aggiungerla a una delle file ancora disponibili (il numero delle file dipende dal numero di giocatori) o se tenerla nascosta nella propria collezione (questo potrà farlo solo tre volte in tutta la partita). Con la seconda azione, invece, il giocatore prenderà tutte le tessere di una fila e le aggiungerà alla propria collezione, raggruppando le tiles con gli stessi animali in modo da formare delle triquete (ovvero gruppi di tre tessere).
Quando tutti i giocatori hanno terminato il proprio round prendendo una file disponibile, si attiva una nuova pila di tessere e si comincia con il round successivo. Alla fine del quarto round la partita termina e, dopo che tutti i giocatori hanno deciso se aggiungere o meno le loro tessere nascoste alla collezione, si conteggiano i punti.
Ogni triqueta completata varrà l’ammontare di punti indicato sulle tessere animale che la compongono, mentre ogni triqueta non completata varrà un punto per ciascuna tessera. Attenzione però, perché se si posseggono più di tre tessere di uno stesso animale, la triqueta viene annullata e tutte le tessere in eccesso tolgono un punto dal conteggio totale.


I Druidi riconoscevano nella triqueta le tre forze naturali predominanti – terra, aria e acqua – oppure, su un livello più spirituale, i tre gradi dell’evoluzione dell’esistenza, ovvero vita, morte e rinascita.


Conclusioni: pro e contro

Triqueta è un gioco astratto adatto a tutti, rapido e con poche regole facili da apprendere. Grafica e componenti sono piacevoli e ben curati, frutto di un ottimo lavoro di produzione, facilitato dalla completa indipendenza dalla lingua. Visto che nei giochi da tavolo non solo l’occhio vuole la sua parte, si può tranquillamente affermare che anche le meccaniche introdotte scorrono bene e si intrecciano tra loro con eleganza. Da segnalare una marcata componente aleatoria, che viene introdotta nel gioco tramite una leggera meccanica di “push your luck” e mitigata dalla breve durata delle partite.
Se proprio dobbiamo trovare un difetto, a parte il già citato prezzo troppo elevato, è la poca praticità del setup, che in un titolo così rapido può risultare snervante.
In conclusione, siamo comunque davanti ad un titolo piacevole e divertente, che forse manca un po’ di longevità. Proprio per questo siamo curiosi di provare la nuova espansione “Triqueta – Lupi nell’Ombra“, in uscita a febbraio.


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