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Gatti + spazio? Con “MLEM – Agenzia Spaziale” il successo è assicurato!

Gatti astronauti che partono per missioni spaziali da affrontare a suon di dadi? Un mix del genere promette un gioco di successo. Poi se l’autore è il celeberrimo Reiner Knizia le premesse, per molti, si fanno ancora più interessanti. Per me decisamente meno… eppure mi sono dovuta ricredere! Oggi vi parlo di MLEM – Agenzia Spaziale.

Autore: Reiner Knizia | Artista: Joanna Rzepecka | Giocatori: 2-5 | Durata: 30-60 | Età: 8+ | Editore: Rebel Studio – Asterion Asmodee

Ormai lo sanno tutti, io amo i giochi con animali e animaletti di ogni genere. Confesso, tuttavia, di essere alquanto allergica al tema spaziale che, invece, riscuote un grandissimo successo tra gli appassionati di board games (dopo i gatti, di recente, hanno mandato nello spazio pure le api ma magari ve ne parlo un’altra volta).

Un po’ a causa dell’ambientazione spaziale, un po’ per il genere di gioco leggero, scanzonato, dominato dal caso – devo ammettere che questo titolo, recentemente pubblicato in Italia da Asmodee, non mi aveva minimamente attirato.

Ma ne avevo riconosciuto da subito le potenzialità e, infatti, ho deciso di regalarlo al figlio dodicenne di una coppia di amici. Per questo mi sono ritrovata a giocarci e devo dire che, contro ad ogni mia aspettativa, mi sono divertita un sacco.

Un po’ di lore

Lasciate che vi conduca in un viaggio fino all’anno 2075. Appena hanno conquistato il dominio del pianeta, i gatti hanno rivolto le loro mire ad una nuova frontiera: lo spazio! I migliori specialisti felini adesso competono per il dominio del cosmo, con la loro impareggiabile determinazione non frenata neppure dalla mancanza di pollici opponibili! È una corsa feroce, piena di erba gatta e razzi che esplodono! Chi emergerà vittorioso in questa sfida epica, metterà le zampe sugli infiniti tesori della Via Lattea e diventerà il vero conquistatore dell’universo?

MLEM Agenzia Spaziale è un family game, nel quale impersoneremo temerari gatti a capo di spedizioni spaziali che possono condurre alla conquista di lune e pianeti… o finire in fumo!

La meccanica principale di MLEM è quella del push your luck governato dal lancio dei dadi. Il gioco si divide in una serie di spedizioni nelle quali ciascun giocatore salirà su un razzo in partenza per il cosmo con uno dei propri astronauti, ciascuno contraddistinto da una speciale abilità.

La spedizione si articola in una serie di tappe, durante le quali il capitano lancerà un massimo di sei dadi e potrà avanzare sul tracciato (costituito da un bellissimo playmat in neoprene, rettangolare, stretto e lungo, che ricorda quello di Flamecraft) soltanto se avrà ottenuto valori corrispondenti a quelli richiesti dal punto in cui, di volta in volta, si trova il razzo. I dadi così utilizzati andranno scartati (eccezion fatta per quelli con il simbolo Fiamma, che potranno essere rilanciati al movimento successivo), riducendo sempre di più i dadi disponibili per proseguire il viaggio.

Dopo ogni movimento gli astronauti, in ordine di turno, potranno decidere se scendere dal razzo, atterrando su un pianeta o su una luna, oppure continuare il viaggio. Le lune sono spazi esclusivi che garantiscono punti vittoria in misura predeterminata; i pianeti, invece, attribuiranno punti vittoria da un valore massimo ad un minimo, secondo un meccanismo di maggioranze e ordine di precedenza. Ulteriori punti vittoria potranno essere guadagnati conquistando uno dei quattro obiettivi comuni in gioco.

Se i dadi si esauriscono o se nessuno dei risultati corrisponde a quello richiesto dalla casella di partenza, il razzo andrà in avaria e la spedizione terminerà immediatamente. Per fortuna gli astronauti riusciranno a rientrare alla base, tornando disponibili sulla plancia del giocatore.

Le spedizioni proseguono fino a quando uno dei giocatori avrà esaurito i propri astronauti, o fino a quando il razzo avrà subito il numero massimo di avarie indicato dall’apposito tracciato.

Il gioco è tutto qui, è di una semplicità disarmante e si spiega in cinque minuti netti. Con la giusta compagnia, assicura grande divertimento e tante risate. Il lancio dei dadi con la relativa “scommessa” sul destino del proprio astronauta garantiscono quel piccolo brivido dell’azzardo che, affrontato con un atteggiamento dovutamente scanzonato, assicura partite sempre movimentate e divertenti. Le partite sono molto veloci e lasciano la voglia di giocarci di nuovo. Il gioco, secondo me, funziona meglio con più giocatori. Noi lo abbiamo provato in quattro ed è risultato molto divertente, forse in meno persone rischia di perdere qualcosa, ma non l’ho ancora sperimentato.

Le mini espansioni

Nella confezione sono incluse tre mini espansioni che, a mio parere, possono essere aggiunte sin dalla prima partita, perché aggiungono un po’ di pepe al gioco senza aumentarne la complessità. Le espansioni aggiungono obiettivi segreti, segnalini esplorazione che, disseminati lungo il tracciato, possono fornire punti vittoria al capitano, movimenti gratuiti, o il recupero di uno dei dadi scartati, oppure, infine, un nuovo segnalino UFO che può incrociare il percorso del nostro razzo, unito a delle tessere spedizione che variano il numero dei dadi disponibili, assicurando al contempo un bonus diverso per ogni spedizione.

Le prime due espansioni sono davvero semplicissime ma aggiungono un po’ di varietà alle spedizioni. L’espansione degli UFO è quella che cambia di più il gioco base, ma è sempre molto semplice da spiegare e da giocare. A mio parere è la più divertente, perché cambia le carte in tavola ad ogni spedizione, aggiungendo un’ulteriore dose di imprevedibilità che, in un  gioco del genere, non guasta affatto.

Un paragone obbligatorio: Celestia.

La meccanica delle spedizioni, dominate dal “push your luck”, per raggiungere pianeti sempre più lontani richiama tantissimo un altro titolo di qualche anno fa: Celestia.

Normalmente, sono una che tende a trovare sempre differenze tra giochi che per molti sono decisamente simili. In questo caso, però, devo ammettere di avere trovato tantissime analogie tra MLEM e Celestia, sia nelle meccaniche che nell’atmosfera al tavolo.

Anche in Celestia i giocatori affrontano una spedizione per raggiungere pianeti sempre più lontani, in cui ottenere tesori il cui valore aumenta quanto più il pianeta è lontano. In Celestia l’avanzamento della nave dipende dalla possibilità per il capitano di affrontare con le proprie carte dei “pericoli” rappresentati dal risultato di alcuni dadi. A differenza di MLEM, dove tutte le informazioni sono note ai giocatori (risultato dei dadi e valore dei punti che è possibile ottenere in ciascun pianeta), in Celestia le carte del capitano sono celate e il valore dei tesori è variabile, determinato dalle carte che vengono pescate al momento dello sbarco. Celestia ha, quindi, anche una componente di bluff che manca in MLEM, ma per il resto i giochi si assomigliano davvero tanto.

Tra i due, io ho preferito MLEM perché l’ho trovato più fresco, divertente e coinvolgente. I poteri unici degli astronauti rendono ogni spedizione sempre un po’ diversa e, nel complesso, ho preferito l’uso dei dadi che si fa in questo gioco rispetto al precedente Celestia. La dinamica delle maggioranze per il controllo dei pianeti, al fine di guadagnare il maggior numero di punti, aggiunge pepe al gioco e aumenta l’interazione tra i giocatori. Inoltre le espansioni già incluse nella scatola conferiscono ulteriore varietà alle partite.

Mi è sembrato anche più semplice da spiegare, perché tutte le informazioni sono sempre a portata di mano e  di dominio pubblico, quindi qualsiasi dubbio può essere chiarito chiedendo ai compagni di gioco.

In definitiva, a dispetto della mia prevenzione nei riguardi delle ambientazioni spaziali e della meccanica del “push your luck”, questo gioco mi è piaciuto tanto e penso che me ne procurerò al più presto una copia, naturalmente su MagicMerchant.

Vi consiglio anche di guardare il video di Flavio, il Meeple con la camicia, che ci ha già parlato di questo titolo.