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Moscerino esce a giocare

Sperando di spronare chi, come me, è molto restio a giocare in contesti diversi dalla propria famiglia o cerchia di amici, vi racconto la mia esperienza di gioco con un gruppo di appassionati… ”sconosciuti”, ovvero un gruppo di persone che non avevo mai incontrato, fino a quando non ho iniziato a recarmi alle loro serate!

Ormai sono passati diversi anni da quando ho iniziato ad appassionarmi ai giochi da tavolo. Ho cominciato giocando con mio marito e con nostra figlia, che allora era piccola, scegliendo ovviamente titoli che potessero essere adatti a lei (magari un giorno vi scriverò quali sono gli 8 giochi con cui ho iniziato la mia collezione e mi sono avvicinata al mondo dei boardgames).

Da allora, le mie abitudini non sono mai cambiate. Ho sempre giocato soltanto in famiglia e con alcune coppie di amici, che si sono avvicinati a questo hobby insieme a noi. Al massimo, mi è capitato di giocare con amici di amici, persone che magari nel tempo abbiamo fatto appassionare ai giochi da tavolo. Non mi era mai passato per la mente di giocare con degli “sconosciuti” in una ludoteca, o associazione, o in generale con persone che non conoscessi direttamente da prima.

Non so se fosse per timidezza, per una mia tendenza alla riservatezza, o magari per la paura di non trovarmi a mio agio, ma davvero non avevo mai preso in considerazione l’idea di uscire da casa per andare a giocare con degli estranei!

Mi facevo mille domande e mille problemi, temevo di non divertirmi, di trovare gente troppo brava e, quindi, di non essere all’altezza, di non trovare argomenti di conversazione (perché a me piace anche chiacchierare mentre gioco), di non trovare persone che apprezzassero i miei stessi giochi.

Poi, mio marito ha iniziato a giocare in una ludoteca, con un gruppo fisso di persone appassionate del medesimo gioco.

Ma ancora non riuscivo a pensare di farlo anche io.

Poi il tempo è passato, la mia voglia di giocare è cresciuta, così come la mia collezione, ma le occasioni per giocare con gli amici, tra lavoro ed impegni familiari, sono diventate sempre di meno. Mia figlia si avvia verso l’adolescenza e non sempre, ormai, e direi anche giustamente, ha voglia o tempo di giocare con la mamma. Quindi mi sono ritrovata con la voglia di giocare più spesso e un numero sempre più ridotto di persone con cui farlo.

E allora ho deciso di lanciarmi e cercare persone che abitassero nella mia città, con cui potere organizzare una partita ogni tanto.

Ho iniziato con una coppia “conosciuta” per caso sui social; ci siamo incontrati prima in un locale e poi a casa, e ci siamo trovati talmente bene che ho iniziato a pensare che potesse essere bello incontrare altri appassionati di giochi da tavolo, provare giochi nuovi, intavolare quelli che, magari, stavano a prendere polvere sugli scaffali.

Loro, poi, si sono uniti ad un gruppo fisso, che si riunisce tutte le settimane. E allora anche io, dopo mille ripensamenti e indecisioni, finalmente mi sono convinta ad andare ad una delle loro serate.

E mi sono divertita. Certo, all’inizio mi è sembrato un po’ surreale entrare in una stanza piena di gente, senza conoscere nessuno (o meglio, quasi nessuno, perché un paio di persone che conoscevo alla fine le ho trovate..), trovare un tavolo libero e sedermi a giocare; ma il senso di disagio è passato velocemente.

Per iniziare, ho scelto di giocare a giochi più semplici, meno impegnativi, o che conoscevo già, per potermi godere la partita senza stress, avendo, nel contempo, la possibilità di chiacchierare con i miei compagni di tavolo. Di che cosa abbiamo parlato? Beh all’inizio di giochi da tavolo, ovviamente; poi però ci si inizia a conoscere meglio e allora si chiacchiera un po’ di tutto.

Il vantaggio di un gruppo numeroso è la varietà di persone che si possono incontrare e di titoli che si possono provare. Si intavolano giochi diversi, più facili, più difficili, american, german, lunghi, corti…insomma ce n’è per tutti i gusti.

Certo, magari non tutti sono appassionati come me di giochini puccettosi con gli animali, ma ho trovato persone disponibili a provare un po’ di tutto… e prima o poi porterò la mia scorta di giochi con gli animaletti coccolosi!!!

Insomma, per me è stata un’esperienza più che positiva e  l’incontro con questo gruppo è diventato un appuntamento fisso.

Magari per molti di voi è scontato cercare gruppi e associazioni, uscire di casa e andare a sedersi con altri appassionati mai incontrati prima.

Magari, invece, tra voi c’è qualcuno come me, che ha voglia di trovare più occasioni per giocare, ma fatica a trovare persone con cui farlo. E allora ho voluto raccontare la mia esperienza, per dire che si può fare ed è anche divertente e c’è tanto da guadagnare e nulla da perdere, perché, se proprio non vi doveste trovare bene, potreste sempre cambiare tavolo, cambiare gruppo, cambiare associazione. Insomma, tentar non nuoce e sicuramente riuscirete, come me, a trovare il gruppo giusto, perché ormai gli appassionati di giochi da tavolo sono sempre più numerosi e trovare persone con cui avere qualcosa in comune (oltre alla passione per giochi da tavolo) non sarà così difficile!