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Cercasi adulti aperti e consenzienti per Game of HAM

Pronti ad odiare tutta l’umanità? Ben servita per voi una fetta di Game of HAM, il “party game definitivo” (dopo capiremo perché si auto-definisce così) che si propone di evidenziare l’importanza di avere un approccio artistico nei confronti dell’esperienza umana. E mai concetto fu più appropriato come in questo periodo storico.

Game of HAM (Hating All Mankind = Odiare Tutta l’Umanità) è evidentemente proposto come un gioco per maggiorenni (la scatola indica un 18+ che non può non richiamare alla mia mente le emozioni adolescenziali del “proibito”, quasi quanto il bollino rosso dei canali Mediaset), ma credo che più dell’età anagrafica sia fondamentale l’apertura mentale: potreste avere 40 anni, ma se non siete pronti alla sincerità di pensiero, all’umorismo nero nerissimo, a lasciarvi andare mentalmente e fisicamente, e a trattare con una certa goliardia – volendo utilizzare un eufemismo – argomenti ritenuti “sensibili”, vi consiglio di non sedervi al tavolo se lo vedete imbandito con stinchi di maiale radioattivi e 810 carte.

Avere un approccio di Artista verso l’essenza umana significa guardare al mondo con occhi pronti a tutto, preparati a non giudicare le reciproche pochezze (ma in fondo, chi ha deciso che siano tali?) e capaci di guardare al futuro con prospettive inusuali e – la maggior parte delle volte – salvifiche: Game of HAM si propone di dare questo messaggio. Personalmente spero ci riesca, come riesce a far divertire!


24 fette, grazie.

Le regole di base sono sostanzialmente queste:

  1. ogni giocatore pesca una mano di 10 carte rosa
  2. il “giudice” (vale a dire il giocatore di turno) legge una carta grigia
  3. ogni giocatore abbina a tale carta una o più carte rosa in suo possesso – con l’intento di creare frasi umoristiche – e poi pesca fino ad averne di nuovo 10
  4. il giudice decreta il vincitore (costui sarà il giudice per il turno successivo)
  5. il vincitore prende la carta grigia e si muove in avanti sul tabellone (modulare, combinabile in diversi modi) di tante caselle quanto è il valore indicato su di essa, e pesca una carta “abilità” del colore indicato dalla casella su cui si ferma
  6. il giocatore che arriva per primo sulla casella dorata – con un movimento esatto – vince

Come può un gioco di tale semplicità avere un manuale di 24 pagine scritto con un carattere piccolo quanto quello di un vocabolario (e questo non è un eufemismo)? Facile, nel regolamento ci sono un mucchio di contenuti, tutti descritti in estremo dettaglio:

  1. 8 regole obbligatorie che si aggiungono allo svolgimento base del gioco, ad esempio:
    • HAM Lord: ogni carta grigia riporta una H, una A oppure una M, il giocatore che colleziona le tre lettere può dire “HAM” per annullare totalmente o parzialmente l’effetto di una carta “abilità” colorata
  2. 5 diverse condizioni di vittoria tra cui scegliere, ad esempio:
    • vittoria ai punti, considerando i valori delle carte grigie vinte
  3. 4 differenti condizioni che determinano la fine del gioco, ad esempio:
    • la conquista di un certo numero di carte grigie, basato sul quantitativo dei giocatori
  4. 3 varianti di gioco, ad esempio:
    • Origin Story: ogni giocatore ha a disposizione 4 carte rosa per creare una storia coerente intorno alla carta grigia letta
  5. 25 regole e meccaniche opzionali, ad esempio:
    • Anarchist: all’inizio del gioco si possono annullare alcune regole obbligatorie!
    • Kiss the Toad: il vincitore del round deve baciare il perdente (talvolta perdere potrebbe essere interessante… anche se in questo momento storico sarebbe meglio non applicare questa regola, #staysafe)
    • Ante Up: si può giocare ogni round puntando in denaro
  6. 9 competizioni in-game per determinare il vincitore quando il giudice è in dubbio, ad esempio:
    • chi trattiene il respiro più a lungo
    • chi sbatte le palpebre per ultimo
    • chi balla meglio
    • Non ho Mai: ogni giocatore tiene tre dita in alto e dice una cosa che non ha mai fatto, se il giocatore successivo l’ha fatta perde un dito, il giocatore che resta con almeno un dito in alto vince
  7. 4 modi diversi di utilizzare le carte colorate, ad esempio:
    • Dog-Pile: giocare con le carte colorate mischiate in un unico mazzo
  8. 3 punizioni, ad esempio:
    • all’inizio di ogni round il giudice decide un “obbligo” (come nel gioco “Obbligo o Verità”) da imporre al perdente
  9. 7 regole addizionali per fruitori di cannabis, ad esempio:
    • chi perde il round deve fare un tiro
    • chi vince il round deve fare un tiro
    • alla fine di ogni round, tutti i giocatori devono fare un tiro
  10. 18 regole addizionali per bevitori di superalcolici, ad esempio:
    • prima di iniziare a giocare, tutti i giocatori devono bere due shottini
    • se il giudice giudica insufficienti tutte le carte rosa giocate, tutti i giocatori devono bere un sorso
    • quando il gioco termina, tutti i giocatori non vincitori devono terminare i loro drink, per dare il via ad un’interessante seconda serata


Sono 1.563 gr (tanto pesa il gioco!), lascio?

Appare evidente che il gioco può prendere diverse pieghe, a seconda se il gruppo è più avvezzo ad una apertura mentale di tipo sessuale, oppure ha una propensione per il politically (s)correct, e così via. È per questo motivo che Game of HAM si auto-propone come “party game definitivo”: grazie alle sue mille variabili sia di regole sia di “approccio” al gioco stesso, contiene in sé le caratteristiche divertenti di pressappoco tutti i party game esistenti, a cui si aggiungono aspetti piccanti e “viziosi” che sono parte di ogni essere umano ma che raramente hanno un proprio sfogo in una partita ad un board game.


Morso per morso

  • La componentistica è di alta qualità: scatola solida e carte belle spesse
  • L’aspetto grafico – elemento per me particolarmente importante – non incontra il mio gusto (eufemismo n.2), ma per fortuna non pregiudica affatto l’esperienza di gioco che – di fatto – non ha alcun tipo di ambientazione, e prende la “forma” che il gruppo di gioco riesce a darle
  • La meccanica è divertente, non c’è alcun dubbio, ma ancor di più lo sono gli svariati meccanismi di interazione
  • La longevità è mooolto alta: si può giocare mille volte con mille gruppi diversi – o anche con lo stesso gruppo di gioco – e l’esperienza sarà sempre differente, direttamente dipendente dal mood personale di ogni giocatore
  • La scalabilità è il vero punto forte: Game of HAM può funzionare alla perfezione in 3 così come in 15 e più, perché c’è chi preferisce “sbragarsi” tra pochi intimi e chi invece si sente libero di farlo soltanto in un gruppo più numeroso… è quindi fondamentale scegliere le persone giuste!


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